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Il Viminale ordina: "70 migranti accolti da ogni Provincia"

Alla politica diffusa dell'accoglienza senza criterio si aggiunge un altro diktat: "Bisogna trovare nell'immediato 5.600 posti"

Il Viminale ordina: "70 migranti accolti da ogni Provincia"

Alla politica diffusa dell'accoglienza senza criterio si aggiunge un altro diktat di queste ore veicolato da una circolare del dipartimento Immigrazione e diritti civili del Viminale: «Bisogna trovare nell'immediato 5.600 posti». La soluzione è presto pronta: 80 province italiane dovranno ospitare 70 immigrati ciascuno, volenti o nolenti. Sicilia e Calabria saranno esentate, e non per favoritismo, ma perché le loro strutture d'accoglienza sono già al collasso, provate dai circa 15mila ultimi arrivi, che si vanno ad aggiungere agli immigrati già ospitati nei centri. L'intenzione del Viminale è quella di spalmare gli immigrati su tutto il territorio della Penisola.

Il problema è che non siamo che all'inizio dell'esodo, per cui reperire 5.600 posti è solo un amaro antipasto di un'estate che si preannuncia «hot», di cui abbiamo avuto un assaggio in questi giorni, tra naufragi, corpi recuperati e altri a rimpinguare il già lugubre cimitero acquatico del Mediterraneo, e poi i racconti concitati e strazianti dei superstiti delle sevizie subite nei capannoni dove vengono detenuti prima della partenza. E quei pancioni di donne gravide a testimoniare gli stupri che, secondo alcuni poliziotti da tempo a contatto diretto con gli immigrati, potrebbero nascondere un disegno criminale. «Non sono solo un orribile e crudele passatempo per i libici dicono gli agenti ma è la volontà di inseminare quelle donne che porteranno in grembo un figlio libico e islamico e lo partoriranno in Occidente. Ecco perché sono tantissime le donne violentate».

Se ci si sta facendo in quattro e anche di più per reperire nuovi posti e per prepararsi a ciò che verrà nelle prossime settimane, con partenze a batteria dalle coste libiche ed egizie, qualcuno ha il coraggio di lamentarsi dell'accoglienza. Gli ospiti del centro «Araba Fenice» di Palermo hanno inscenato una rivolta ieri mattina. La struttura accoglie 54 minori, che si sono barricati dentro e non hanno permesso agli educatori di uscire. Lamentavano un'accoglienza non idonea: mancato pagamento del pocket money, poche docce, poco cibo, scarsa assistenza sanitaria. Rivendicazioni che gli operatori e i responsabili della struttura hanno respinto. Sono dovuti intervenire i poliziotti in tenuta antisommossa e i carabinieri per convincere gli immigrati a desistere.

Le forze dell'ordine devono occuparsi anche di questo, quando sono completamente assorte dall'attività di indagine per l'individuazione degli scafisti. E hanno arrestato a Reggio Calabria i due al timone di un barcone naufragato nel canale di Sicilia con un bilancio di un centinaio di dispersi e 45 corpi recuperati, tra cui quelli di tre bambini. Altri due arresti a Palermo. Sono due 25enni senegalesi che hanno condotto un barcone con 600 immigrati.

E lo scafista 24enne arrestato a Pozzallo è stato incastrato da un video fatto col cellulare da un passeggero.

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