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Violante: "Sull’immigrazione, la sinistra è lontana dal popolo"

Luciano Violante, ex presidente della Camera, attacca la sinistra di avere un approccio ideologico sul tema dell’immigrazione

Violante: "Sull’immigrazione, la sinistra è lontana dal popolo"

"Non esiste il valore assoluto dell’accoglienza". Parola di Luciano Violante, ex presidente della Camera ed ex parlamentare Pd, che attacca la sinistra di avere un approccio ideologico sul tema dell’immigrazione.

"Anche il Papa ha detto di accogliere ‘finché è possibile’. ‘Salvare vite umane e basta’, ‘accogliere e basta’… va benissimo tutto, ma bisogna vedere bene il contesto generale", spiega Violante che, in un'intervista al Giorno, aggiunge: "Se per esempio viene fuori che le Ong, oggettivamente, anche non per loro volontà, rischiano di essere una catena del traffico, è chiaro che la cosa non va bene". Secondo Violante la sinistra "ha perso il contatto col popolo" e ha "confuso il politicamente corretto con il politicamente praticabile, la politica con l’estetica" lasciando il campo alla destra così come avvenuto negli Usa dove "la Clinton si preoccupava di ciò che era ben educato dire". Esistono, dunque, più "sinistre" che devono trovare un punto di incontro, ma tra Minniti e Delrio l'ex presidente della Camera non ha dubbi: "Io - dice - avrei scelto la linea di Minniti, perché oltre all’accoglienza è importante definire una ‘politica della partenza’". Per Violante, infatti, "il realismo è incompatibile con l’utopia. E l’utopia gioca la partita dell’estremismo ideologico. Un’inutile verginità, che poi vuol dire sterilità".

E pensare di poter accogliere tutti i migranti, sempre e comunque, è un'utopia che, ora, sta risultando sempre più evidente anche a sinistra.

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