Cronache

Virologi nel mirino dei no-vax. "Adesso lo Stato ci protegga"

Bassetti minacciato e seguito sotto casa. Da Burioni a Galli i timori degli scienziati. Scalfarotto: "Attacchi oscurantisti"

L'infettivologo Matteo Bassetti
L'infettivologo Matteo Bassetti

È stato inseguito fin sotto casa sua da un no vax che lo ha ripreso con il telefonino e ha iniziato a minacciarlo e urlargli dietro: «Ci ucciderete tutti con questi vaccini, ve la faremo pagare».

Matteo Bassetti, direttore di Infettivologia al San Martino di Genova, era da tempo abituato a messaggi pesanti sui social, ma a tanto non aveva mai visto arrivare nessuno. Eppure, nei giorni in cui i no vax hanno minacciato (con parole, volantini, blitz e pugni) giornalisti e medici, anche lui si è trovato vis-à-vis con la rabbia irrazionale e irruenta di un antivaccinista (un uomo di 46 anni, collaboratore scolastico, che è stato denunciato).

Ora l'infettivologo chiede tutela allo Stato. «Serve una presa di posizione forte della magistratura per perseguire questi reati perché non è possibile che serva una denuncia al singolo - sostiene - Qui c'è un movimento organizzato che ha lo scopo di delinquere, vanno nelle piazze insultando me e altri colleghi. Non è possibile che mi debba guardare le spalle appena esco di casa per evitare che non accada nulla di violento. La magistratura ci tuteli di più con strumenti differenti e la politica prenda posizioni chiare: sta con il mondo della scienza o dell'antiscienza?».

Bassetti è entrato nel mirino dei no vax soprattutto da quando ha criticato il premio Nobel Luc Montagnier e le sue teorie (non accreditate nel mondo della scienza ma molto amate dal popolo dei non vaccinisti) sui pericoli legati al vaccino e sulla correlazione tra Covid e 5G. L'infettivologo ottiene la solidarietà della politica pro scienza: «Abbiamo oltrepassato il limite, punire i responsabili» twitta il ministro agli Affari regionale Mariastella Gelmini. «Proprio coloro che dicono di voler difendere la libertà, utilizzino sistemi che di democratico hanno ben poco» deplora Giovanni Toti, presidente della Liguria. E sale la preoccupazione perchè i movimenti dei No Green pass hanno annunciato blitz nelle stazioni e blocco dei treni per domani. «Assicureremo sempre la libertà di manifestare pacificamente ma non saranno ammessi atti di violenza e minacce» comunica il Viminale. «Fa bene il ministro Lamorgese a convocare il coordinamento sugli atti intimidatori - interviene il sottosegretario all'Interno Ivan Scalfarotto -. Invocare una presunta libertà per tappare la bocca a chi fa il proprio lavoro è inaccettabile. L'attacco alla scienza è un attacco oscurantista alla ragione». Solidali anche i colleghi virologi che, come Bassetti, da mesi, si trovano costretti a dribblare insulti di ogni tipo e fanno sempre più fatica ad affermare una verità che, in realtà, non è opinabile ma ha fondamenta scientifiche. «Rivendichiamo il diritto a svolgere le nostre professioni secondo i principi di libertà, autonomia, indipendenza» dice Filippo Anelli a nome dell'Ordine dei medici. «Non è mai successo - interviene Roberto Burioni, virologo al San Raffaele - che uomini di scienza venissero aggrediti perchè condividono quello che sanno». «Minacce del genere non sono accettabili - è solidale anche Massimo Galli, direttore di Malattie infettive al Sacco - Si tratta di attacchi che vengono portati avanti da chi ha scelto di cavalcare le teorie di Montagnier che, è chiaro a tutti, ha da tempo perso la sua credibilità nel mondo della scienza». Anche il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco capisce benissimo cosa sta subendo Bassetti. «Da tempo mi chiamano al cellulare per insultarmi.

In passato ho anche dovuto chiamare la Digos».

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