Cronache

«Vogliamo i soldi» Immigrati sequestrano gli operatori del centro

Quattro minorenni arrestati. Hanno prima minacciato e poi aggredito il personale

«Vogliamo i soldi» Immigrati sequestrano  gli operatori del centro

Catania Ore di paura, lunedì mattina, per cinque operatori del centro di accoglienza per migranti minorenni non accompagnati di contrada Consorto a San Michele di Ganzaria, in provincia di Catania. Erano da poco passate le 10.30 quando quattro ragazzini stranieri ospiti della struttura, armati di bastone, hanno impedito a tre operatori del centro di uscire dall'edificio. «Dateci subito il pocket money che ci spetta di diritto». È stata questa la richiesta con tanto di minacce. I quattro insorti, due del Mali, uno del Senegal e l'altro originario della Guinea, tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni, erano impazienti di avere fra le mani quella sorta di paghetta che viene loro elargita ogni settimana così come previsto dalle convenzioni. E, tutti e quattro d'accordo, hanno scelto di protestare con violenza per ottenerla con l'anticipo di un giorno.

Il quartetto, bastoni in mano, ha minacciato i tre operatori finiti sotto tiro che lavorano nella cooperativa San Francesco, che gestisce il centro di accoglienza, pensando erroneamente di finire per essere esauditi nella richiesta insensata, visto che non sono gli operatori di un centro a disporre della liquidità per elargire il pocket money. Quando, dunque, i quattro non sono stati accontentati, hanno deciso di spingersi oltre nella loro azione di protesta. Per far vedere che non scherzavano. Così sono riusciti a raggiungere due operatrici della struttura e le hanno chiuse a chiave all'interno di una stanza. Sono seguiti momenti concitati e presto la protesta è finita in violenta colluttazione tra i minorenni ospiti del centro.

Sentendo le urla degli operatori, infatti, sono intervenuti alcuni dei venticinque minorenni della struttura di accoglienza, provenienti dal Centro e dal Nord Africa, che non erano d'accordo con gli insorti. I ragazzi hanno preso le difese degli operatori, chiedendone la liberazione immediata ai loro compagni. In fondo si trattava di attendere soltanto un giorno prima di ricevere il pocket money previsto.

È stato provvidenziale l'arrivo dei militari dell'Arma della Stazione di San Michele di Ganzaria e del nucleo operativo e radiomobile di Caltagirone (Catania), che sono riusciti a entrare nell'edificio, hanno liberato gli operatori della struttura (le due operatrici erano ancora chiuse a chiave in una stanza) e hanno sedato la colluttazione. I carabinieri hanno infine bloccato i quattro minori autori del sequestro di persona.

Un 17enne egiziano, che avevano preso le difese dei cinque operatori, si è sentito male ed è stato portato in ospedale a Caltagirone. Qui, dopo gli accertamenti diagnostici, i medici lo hanno dimesso senza prognosi e con terapia antidolorifica per «cefalea post trauma». I cinque operatori che sono stati tenuti in ostaggio stanno tutti bene.

I minori arrestati sono accusati di sequestro di persona a scopo estorsivo in concorso. L'autorità giudiziaria minorile, dopo avere sentito i fermati, oltre a convalidare l'arresto di tutti e quattro i minorenni, li ha ritenuti responsabili anche del reato di rapina.

Il quartetto è stato associato nel centro di prima accoglienza per minori di Catania di via Franchetti.

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