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Il web stronca la Boschi in processione

Bagno di folla per la sfilata dell'ex ministro, in tour a Militello in Sicilia

Il web stronca la Boschi in processione

Come la Madonna. La scintillante sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi fa il suo bagno di folla in quel di Militello in Val di Catania. Sbarca in Sicilia per un tour mediatico-elettorale ed è un tripudio di applausi e flash. Bella è bella e a testimoniare il calore dell'abbraccio siculo è la stessa Maria Elena che posta su tutti i social possibili immaginabili la sua entusiastica processione laica. Camicetta latte candido, pantaloni color pece e tacco dodici, la sottosegretaria inaugura il monastero di San Benedetto, maestoso complesso secentesco, e saluta il Sud con uno smagliante sorriso a trentadue denti. Gli scatti non mentono: ad attenderla una folla festante con tanto di sindaci della zona con fascia tricolore e banda dei bersaglieri. Bravissimo il fotografo che, nei corridoi del monastero, la immortala mentre batte le mani: in quel clic pare che la Maria stia pregando: geniale. Pia, piissima. Anche all'aperto è un tripudio di selfie e la piazza di Militeddu, gioiello barocco ma ameno, si riempie come un uovo. Mica tutti i giorni, fin laggiù, arriva un potente; se poi è la celestiale Boschi tanto vale allontanarsi un attimo dalla concomitante sagra della mostarda e del fico d'india e buttare un occhio al più grazioso petalo del renziano giglio magico.

Lei è al settimo cielo: tutta quella benevolenza e quell'entusiasmo mediterraneo scaldano il cuore. E ne ha bisogno la Boschi perché mica dappertutto è così. Sotto casa rimbombano i fischi, per esempio. A messa non ci va quasi più se non con la scorta dei carabinieri perché ai compaesani brucia troppo la questione di Banca Etruria. «Ti seguiremo ovunque», le avevano giurato alcuni contestatori a Piombino nel giugno 2016. Era soltanto un manipolo dei tanti risparmiatori, vittime del crac dell'istituto dove lavorava il babbo. E come dimenticare la festa dell'Unità di Bologna, giusto un annetto fa, quando gli studenti le avevano fatto saltare i nervi contestandole a muso duro il bislacco progetto di riforma costituzionale. Quand'era ministro la Boschi era stata sommersa da una raffica di «buuu» pure a Napoli, in occasione dell'Otello rossiniano al San Carlo, il primo dicembre dell'anno passato. Lei, elegantissima, nel palco reale col ventaglio; il popolo, in canotta, in strada con la rabbia a livelli di guardia. «Voi fritture e yacht, noi frittate di maccheroni», recitava lo striscione dedicato a lei e al vicino governatore Vincenzo De Luca.

Ecco perché ogni tanto fa bene scovare qualche paesello dove essere accolta come una Maria Maddalena. E bene ha fatto la Boschi a diffondere la prova di tanta devozione sui vari twitter e facebook. O forse no: la piazza virtuale, infatti, non ha gradito per niente. Accanto a commenti e insulti indicibili, tantissimi la sbeffeggiano con ironia: «Quando andrai a inaugurare i tetti delle scuole che crollano?», domanda uno. «Mia nonna dice che sei utile alla politica come l'aglio nel cappuccino...», fa sapere un altro. «Dopo il referendum perso e le mancate dimissioni, il conflitto di interessi fatto donna taglia nastri e dispensa sorrisi per riabilitarsi». E tal Domenico non dimentica: «Il monastero ti ha fatto pensare a moralità, trasparenza, verità? Hai detto ai benedettini che avevi giurato il tuo ritiro dalla politica? Pena».

Amen.

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