Mondo

Xiaogan, 5 milioni costretti ai "domiciliari"

Un'altra città in isolamento. La denuncia da Wuhan: "Riempiti di bugie"

Xiaogan, 5 milioni costretti ai "domiciliari"

LA DENUNCIA DA WUHAN

Una cittadina di Wuhan ha perso il padre di 65 anni a causa del contagio e denuncia attraverso i social e un' intervista ad Al Jazeera come il governo cinese «abbia ricoperto il paese di bugie ed ora tutti soffrono terribilmente». Summer Yang, agente immobiliare di 40 anni, racconta l'odissea attraversata dalla sua famiglia dove la prima ad ammalarsi è la madre. La donna viene curata a casa perché in quel momento veniva ancora negata la trasmissione del coronavirus da uomo a uomo. Inevitabile il contagio del padre che viene ripetutamente respinto da diversi ospedali per la mancanza di un test che verificasse la positività al virus. Infine dopo settimane di calvario il ricovero e la morte l'11 febbraio. «Il governo ha commesso un errore enorme», accusa la donna che ritiene il numero dei morti sia molto più alto di quanto ammesso dal regime.

ANNULLAMENTI E RINVII

Pechino ha deciso di rinviare l'annuale assemblea del parlamento prevista per l'inizio di marzo. È stata rinviata a data da destinarsi a causa dell'epidemia in modo che i funzionari del governo possano concentrarsi sull'emergenza. E il virus fa saltare anche i piani del Giappone. La Tokio Marathon Foundation ha deciso di annullare la maratona in programma nella capitale giapponese dopo la conferma di «diversi casi a Tokyo». Si svolgeranno le gare riservate alla categoria «èlite» ed «èlite» su sedia a rotelle. Alla manifestazione erano attese circa 38mila persone. Non solo. Cancellati pure gli eventi pubblici di celebrazione del compleanno del nuovo imperatore, Naruhito.

DOMICILIARI PER CONTAGIO

Dopo Wuhan anche a Xiaogan, sempre nella provincia di Hubei, si prendono misure di isolamento estreme. Per una popolazione di quasi 5 milioni di persone è vietato uscire di casa. Possono circolare soltanto i veicoli con scopi speciali, le ambulanze, camion dei pompieri o veicoli che trasportano i beni di necessità quotidiana. Tutti gli esercizi commerciali restano chiusi, ad eccezione di farmacie, hotel, alimentari e servizi medici, Xiaogan, che si trova a 70 chilometri da Wuhan, è la seconda città più colpita dopo il capoluogo provinciale, con 3.279 casi confermati e 70 decessi.

FUGA FINITA

Deve tornare in quarantena la donna scappata dall'ospedale. L'ordine arriva da un tribunale di San Pietroburgo. Ad Alla Ilyina, 33enne casalinga che sui social aveva spiegato di essere fuggita a causa del pessimo cibo e delle scarse condizioni igieniche non resta che rientrare in ospedale.

CACCIA AGLI SBARCATI

La nave da crociera, Westerdam, era partita da Singapore con 2.200 passeggeri e ne aveva poi caricati e sbarcati altri in diverse tappe fino al blocco causato dall'allarme coronavirus. La Westerdam aveva vagato in mare giorni perché nessun paese concedeva lo sbarco nel timore del coronavirus. Poi era stata autorizzata ad attraccare in Cambogia dove i passeggeri sono stati fatti scendere e tornare a casa. Ma ieri si è scoperto che una turista americana sbarcata in Malesia è positiva al coronavirus. Ed è partita la caccia per rintracciare gli sbarcati.

Alcuni sono ancora a Phnom Penh, dove si sottoporranno al test ma altri avrebbero già lasciato la Cambogia e sarebbero rientrati nei rispettivi Paesi con voli commerciali.

Commenti