Mentre la Lega adesso rilancia la flat tax per le famiglie e va allo scontro con il Mef, la sinistra e il Pd con Nicola Zingaretti studia un nuovo piano tassarolo. Non chimatela "patrimoniale", Zingaretti ha già trovato una nuova formula per mascherarla: "Non si può partire dall’idea della patrimoniale, ma bisogna lavorare su una maggiore gradualità e progressività delle imposte". Insomma il neo-segretario del Pd studia già una nuova strategia per cambiare il regime fiscale. Zingaretti intanto "smonta" la flat tax che invece è pensata per abbassare il carico fiscale sulle famiglie: "La flat tax è una bufala alla Paperon dè Paperoni, serve progressività delle imposte, non l’illusione che se i ricchi hanno di più spendono di più". Insomma di fatto il Pd torna alle origini e sogna di mettere le mani nelle tasche di chi ha un reddito alto. Poi ai microfoni di Radio Capital, Zingaretti parla anche del Pd: "Lo sforzo che sto facendo è palese, voglio rilanciare il Pd, che finalmente cresce. Chi è contro il Pd è una politica che lo ha isolato e portato al 18%. Va ricostruito un grande campo di alleanze. Non è l'Ulivo, non credo si possa ricorrere a formule o nomi che non appartengono a tutti quelli che vogliamo coinvolgere".
Infine manda un messaggio a Renzi: "Va ricostruito un grande campo di alleanze, che non è l’Ulivo.
Non credo si possa ricorrere a formule o nomi che non appartengono a tutti quelli che vogliamo coinvolgere. Mi auguro che Renzi continui a dare il suo contributo alla costruzione di un progetto che dobbiamo fare insieme. Non credo al partito di Zingaretti, ma alla necessità di ricostruire il Pd".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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