"Mi ha colpito molto quanto ieri ha detto il vice premier Di Maio secondo cui è grave che Salvini sia alleato con i partiti neonazisti. Io mi permetto di dire che è ancora più grave che Di Maio permetta a una persona del genere di fare il ministro dell'Interno". Nicola Zingaretti, intervenendo a Torino ad un incontro con gli esponenti dei Moderati di Giacomo Portas, entra a gamba tesa nella polemica innescata oggi dal vicepremier pentastellato.
Il neosegretario del Pd, dal suo blog sull'HuffPost, aveva già attaccato l'esecutivo Conte per la scarsa crescita e le altissime divisioni tra leghisti e pentastellati. "Oggi per la prima volta, come noi denunciamo da tempo, il governo ha ammesso che dovranno tagliare importanti servizi ai cittadini e alle imprese per due miliardi di euro a causa della drammatica situazione in cui hanno portato i conti pubblici", scrive Zingaretti preoccupato che il governo in autunno sia costretto a varare"una manovra correttiva da oltre 30 miliardi di euro" per evitare lo sforamento dei conti. Il segretario del Pd considera inadeguato il decreto crescita e snocciala dati economici molto allarmanti: "Da quando sono in carica - scrive riferendosi a Di Maio e a Salvini - è crollata l'occupazione: 116 mila occupati in meno, di cui 88mila in meno a tempo indeterminato". "L'Italia - prosegue il governatore del Lazio - è andata in recessione e per il 2019 si prevede una contrazione dell'economia dello 0,2%, è crollata la fiducia delle imprese del 5% e quella dei consumatori è ai minimi degli ultimi 20 mesi, è diminuito dello 0,5% il reddito disponibile reale delle famiglie". Ed è per questi motivi che Zingaretti, dopo aver messo in evidenza le divergenze tra Lega e M5S, chiede le dimissioni dei due vicepremier:"Ci risparmino inutili sceneggiate mentre i cittadini e le imprese di questo Paese stanno continuando a pagare sulla propria pelle il dilettantismo e l'incapacità di questo governo.
Anche perché - conclude - nonostante i loro continui teatrini, alla fine Salvini regge la poltrona a Di Maio e Di Maio regge la poltrona a Salvini. Abbiano il coraggio di dimettersi perché l'Italia merita di più. Voltiamo pagina e facciamo ripartire il Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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