Dallex ministro Calogero Mannino al sette volte presidente del Consiglio Giulio Andreotti, dallex pluriministro e vicerè della Dc Antonio Gava a Giacomo Mancini, già pluriministro ed ex segretario del Psi. E lelenco potrebbe continuare. Sono tanti i big della prima Repubblica la cui carriera è stata stoppata, distrutta, rallentata da bufere giudiziarie-fiume conclusesi, dopo anni e anni, con assoluzioni con tante scuse. Il caso più celebre è quello del senatore Andreotti, alle prese con due processi - quello di Perugia per lomicidio del giornalista Mino Pecorelli e quello di Palermo per collusioni mafiose - cominciati quasi contemporaneamente tra il 93 e il 95 e finiti, con i proscioglimenti in Cassazione, esattamente dieci anni dopo, tra il 2003 e il 2004. È durata invece ben 17 anni dallavviso di garanzia allassoluzione definitiva lodissea giudiziaria di Calogero Mannino, accusato di collusioni mafiose. Il suo incubo - corredato anche da nove mesi di cella e quasi due anni di domiciliari - è finito a gennaio di questanno.
Calvario poco più breve - 13 anni - per lex ministro ormai scomparso (è morto nel 2008) Antonio Gava, «avvisato» per mafia nel 93 e assolto nel 2006. Solo sei anni di processi per Giacomo Mancini, anche lui accusato di mafia nel 93 e prosciolto nel 99.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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