Polizia «Siamo in pochi all’immigrazione»

«È solo la punta di un iceberg». Dopo la pubblicazione sul Giornale di un vasto mercato di documenti falsi con cui i clandestini otterrebbero il permesso di soggiorno, interviene l’Ugl polizia di Stato. Il sindacato, per voce del segretario regionale Emanuele Brignoli, fa sapere che «da quando nel 2000 sono stati ristrutturati, gli Uffici immigrazione sono stati privati del personale che espletava attività d’indagine. Ora a tali uffici sono demandati solo compiti di stampa dei soggiorni, che potrebbero a questo punto essere demandati a enti non di Polizia, senza possibilità di procedere ad accertamenti seri e autonomi, privandoli dell’iniziativa di polizia giudiziaria». Dunque, «numerosi sono i gruppi criminali che per parecchie migliaia di euro a pratica stampano in casa buste paga, contratti di soggiorno e lettere di assunzione a favore di extracomunitari privi di occupazione. Addirittura la “nuova” procedura delle Poste, partita nell’ottobre 2006, permette anche a chi è clandestino di presentare un’istanza di rilascio del permesso di soggiorno allegando al kit la copia di un passaporto e compilando un semplice modulo e questo perché il personale in servizio agli uffici postali non è obbligato a effettuare alcun controllo».

Così «migliaia di cittadini extracomunitari privi dei requisiti a permangono sul territorio nazionale muniti della ricevuta di presentazione che li “regolarizza” fino alla trattazione dell’istanza che, causa i ritardi, può durare fino a un anno e anche più».

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