La Polizia stradale denuncia: «Mancano 70 agenti e 35 auto»

Il personale, a ranghi ridotti, non riesce più a garantire i normali controlli su tutta la rete viaria della Liguria

(...) sicurezza sulle arterie viarie della Liguria. Mancano uomini, mezzi e fondi. «Perché - denunciano i sindacati - la mera attività sanzionatoria non basta. In questo campo se si vogliono ottenere buoni risultati, occorre una seria prevenzione». Difficile da fare, se gli organici sono praticamente gli stessi da 17 anni ad oggi. «Per la nostra Regione - insiste il segretario provinciale del Sap - abbiamo 70 uomini e 35 pattuglie in meno rispetto all'organico previsto dal decreto ministerale del 1989, sulla base di un parco veicolare che da allora si è triplicato». Mentre in questura mancano 200 agenti, tra commissariati e divisioni, 100 nel sesto reparto mobile di Genova.
Né uomini, né mezzi. Uno dei problemi più gravi è proprio quello della manutenzione delle macchine della polizia stradale: «Attualmente 20 sono ferme con gomme bucate o senza benzina. E non esistono i fondi per ripararle. In queste condizioni la manutenzione ordinaria diventa impossibile. La riduzione di fondi ci impedisce anche di comprare nuovi veicoli», spiega il segretario Sap. A complicare la situazione, il fatto che durante l'anno l'attività preventiva sulle strade statali è quasi inesistente, essendo assorbita da quella lungo i tratti di autostrada. «Così si spiega la contrazione degli organici nel periodo di massima urgenza, con pattuglie costrette a coprire tratte di cento chilometri sulle autostrade liguri. Mentre noi chiediamo che al massimo debbano vigilare su cinquanta», aggiunge Anzalone.
Il segretario provinciale ieri era in prima fila a guidare la manifestazione di protesta contro le carenze di organici e mezzi della polizia stradale. Una cinquantina di poliziotti a bordo di 15 motocarri hanno percorso le vie della città, a clacson spiegati esibendo i cartelli «Ape stradale» e «Ape Volante». La scelta non è casuale, sebbene, apparentemente, simbolica. «In futuro - minacciano i sindacati - svolgeremo attività di vigilanza e prevenzione solo con questi motocarri, se continueranno i tagli agli automezzi». Partito dalla questura, il corteo di camioncini e api prima è arrivato in via Saluzzo, nella sede del compartimento della polizia stradale, poi è tornato indietro in corso Buenos Aires, fino ad approdare in prefettura. Proprio, in previsione dell'esodo estivo, il prefetto Giuseppe Romano dieci giorni fa aveva messo a punto il piano di sicurezza stradale, allo scopo di prevenire incidenti e comportamenti di guida pericolosi. «I servizi di controllo - si legge nella comunicazione della prefettura - verranno potenziati negli ultimi giorni di luglio, tutto il mese di agosto, fino alla prima settimana di settembre. Oltre alle forze di polizia statali, la vigilanza sarà garantita dalle polizie provinciali e municipali di Genova, Chiavari, Rapallo, Sestri Levante, Lavagna, Santa Margherita, Recco e Arenzano». Ma il Sap insiste: «Paradossalmente in concomitanza con l'esodo estivo, anziché beneficiare di un potenziamento delle risorse, vediamo l'organico sguarnirsi a beneficio di altre sedi, nelle quali è aggregato numeroso personale».
Polemiche a parte, la Liguria è una delle regioni più alte per concetrazione di veicoli che trasportano merci: 25 camion e tir per ogni chilometro di strada, su una rete di oltre 4 mila chilometri. Inevitabili e pesanti le ripercussioni sulle tutte le arterie regionali.

Ieri camion e tir non circolavano, ma è stato ugulamente un sabato di passione: lunghe code si sono registrate sulle autostrade, dalla A10, tra Arenzano e Savona in direzione di Ventimiglia, alla A26 nel tratto Masone - Genova Voltri. Problemi anche sulla A12 da Genova a Recco. E oggi andrà anche peggio.

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