«Cè chi sa e non parla. E assiste a tutto questo senza aiutare un innocente. Con che coscienza va a dormire? Come fa dopo ventanni ancora a vivere con questo macigno? E oggi sapendo che è accusato un padre, lui che lo è, non parla. Lui che sa, non mi aiuta. Maledetto. Dovrai provare tutto il mio dolore in una volta sola. Non ho mai odiato nessuno. Mai. Oggi quelluomo che tace sta uccidendo me. Sta massacrando la mia famiglia. Quellaccusa di favoreggiamento è ormai prescritta. Salvami. Tu sai chi ha ucciso Simonetta. Devi parlare». Così Raniero Busco, il fidanzato di Simonetta Cesaroni, accusato dalla procura di Roma dellomicidio della ragazza, in unintervista al settimanale «Oggi», Busco si rivolge a Pietrino Vanacore, lex portiere dello stabile di Via Poma, accusato di favoreggiamento e poi prosciolto.
Busco si dice innocente: «Non è possibile, tutto questo è un incubo - spiega luomo che oggi ha 44 anni e due figli -. Non posso crederci. Ho sempre dato la mia più completa disponibilità agli inquirenti. Non ho niente da nascondere. E continuerò a camminare a testa alta anche se decideranno di processarmi».Via Poma Lex di Simonetta: «Vanacore sa la verità»
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