NapoliDue stelle a cinque punte e la firma, poco distante la scritta «Aut» (Autonomia operaia). A Pomigliano d'Arco (Napoli), davanti allo stabilimento Fiat, Giambattista Vico, i provocatori e i nostalgici del terrorismo rosso sono tornati in azione. Il simbolo di morte della Brigate rosse è stato disegnato con una bomboletta di vernice spray, naturalmente di colore rosso. Una stella è stata impressa sul muro della fabbrica all'ingresso 3, davanti al parcheggio 2, il più grande dello stabilimento, l'altra su uno spartitraffico, nei pressi del parcheggio. Almeno 700-800 operai che ieri di buon mattino si sono recati in fabbrica hanno osservato il macabro simbolo. Qualcuno ha scosso la testa in senso di condanna, altri sono restati impassibili e hanno tirato dritto verso la catena di montaggio.
Le stelle e l'acronimo Aut sono stati notati anche da un paio di addetti alla vigilanza della Fiat, che hanno subito avvertito i responsabili Fiat di Pomigliano d'Arco e poi la polizia giudiziaria. Poche ore dopo dalla stessa Fiat è arrivato l'ordine di cancellare con una mano di vernice bianca, le due stelle e la scritta.
Prima che i simboli fossero cancellati, ovviamente erano stati fotografati dagli investigatori. Ma, gli autori potrebbero essere ben presto identificati. Infatti, la zona dove i nostalgici dei crimini brigatisti hanno agito, (almeno si spera), sotto gli occhi delle telecamere installate davanti allo stabilimento Giambattista Vico. L'intera zona, anche di notte è ben illuminata.
Gli investigatori si dicono «preoccupati», sostengono che si tratti di una vicenda «seria che va seguita con molta attenzione e per la quale va usata cautela». Insomma massima attenzione da parte della Digos e dellantiterrorismo soprattutto in considerazione delle «fibrillazioni» tra sindacati per la rottura tra Fiom e le altre organizzazioni dopo la recente crisi dello stabilimento e le tensioni tra i lavoratori. Gli esperti dell'antiterrorismo spiegano che i due simboli disegnati sulla parete dell'ingresso 3 non starebbero però assolutamente a significare «un ritorno delle bierre». Piuttosto, gli autori sarebbero da ricercare nei residui delle frange dell'ex autonomia operaia.
Un comunista duro e puro, delegato Rsu come Gerardo Giannone ha condannato il gravissimo episodio. «La notizia non mi sorprende, considerando quello che è accaduto in questi mesi. Le continue proteste, le aggressioni e infine la manifestazione del 16 fatta in quel modo, danno il chiaro segnale che sulla Fiat c'è un interesse non di tipo sindacale, ma, esclusivamente politico elettorale. Le due stelle rappresentano un gesto di sciacallaggio per chi cerca pubblicità».
Anche Mario Di Costanzo, rsu Fiom a Pomigliano, condanna l'episodio. «Sicuramente si tratta di qualche facinoroso e come organizzazione condanniamo il gesto che ricorda un passato ormai sepolto». Non e' la prima volta che nostalgici degli Anni di piombo evocano con volantini e scritte sui muri, gli anni bui delle Brigate rosse.
carminespadafora@libero.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.