Un nuovo crollo riporta Pompei nel mirino dell'opinione pubblica. Questa mattina la Uil ha segnalato danni nella Domus di Diomede. Il crollo, che la Soprintendenza sta mettendo sotto controllo, sarebbe avvenuto sulla via Consolare. Nello stesso luogo erano crollati due muri moderni nei giorni scorsi. In realtà, nel registro degli scavi del museo a cielo aperto la segnalazione del custode non menziona affatto il crollo della Casa di Diomede. Parla, invece, di un edificio della regione IV Insula I.
Subito dopo la denuncia della Uil, si è mossa la soprintendente
ai beni archeologici di Napoli e Pompei, Maria Teresa
Cinquantaquattro. Immediato anche l'intervento dei tecnici della Soprintendenza che hanno effettuato, insieme ai carabinieri, puntuali verifiche nella zona dove è avvenuto il crollo per accertare l'entità dei danni. Secondo quanto riferito in mattinata dal sindacato, sembrerebbe che "anche in questo caso il crollo e le pietre siano venute fuori per effetto della scerbatura". "La
segnalazione - ha spiegato sarebbe stata fatta dalla ditta incaricata dei lavori che avrebbe quindi avvertito il custode che poi ha dato l’allarme". Proprio per questo, il sindacato è tornato a chiedere le operazioni di monitoraggio: "Va controllato tutto, altrimenti è uno stillicidio di crolli". In realtà, non è stata la Domus di Diomede a perdere pezzi. Il crollo è vecchio, molto vecchio.
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