Portici, assenteismo in Comune: 36 arresti

Per oltre un mese e mezzo una telecamera a distanza ha vigilato sui dipendenti assenteisti. Alcuni dopo aver passato il badge andavano a fare la spesa. Altri entravano con ore di ritardo

Portici, assenteismo in Comune: 36 arresti

Napoli - Fare i furbi non sempre paga. Sembra finita l'era in cui alcuni dipendenti pubblici (non tutti ovviamente) si comportavano da "fannulloni". A imprimere una svolta era stato l'estate scorsa il ministro Brunetta. Ma evidentemente qualcuno continua a provarci. Trentasei dipendenti del Comune di Portici sono finiti agli arresti per assenteismo. Per un mese e mezzo una telecamera nascosta li ripresi  filmando le "stranezze". Subito dopo le forze dell'ordine hanno fatto i dovuti riscontri: c'era chi andava a fare la spesa - durante l'orario di lavoro - e chi, invece, entrava con ore di ritardo facendosi timbrare il cartellino dai colleghi compiacenti. 

Arresti al Comune di Portici Trentasei dipendenti del Comune di Portici (Napoli) sono stati arrestati per assenteismo. A tutti è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari. Nel corso dell’operazione, scattata all'alba, sono stati anche notificati altri 58 avvisi di conclusione indagini ad altrettanti dipendenti del Comune. I provvedimenti, emessi su richiesta della sezione reati contro la pubblica amministrazione della procura della Repubblica di Napoli, sono stati eseguiti dagli agenti del commissariato di Polizia Portici-Ercolano, della squadra Mobile e della Digos.

Gli uffici interessati Le indagini, condotte dall’ottobre 2007, hanno interessato i dipendenti del Comune di Portici che prestavano servizio presso l’ufficio elettorale, matrimonio e leva, stato civile, immigrazione, emigrazione, ufficio relazioni con il pubblico. E ancora, anagrafe, ufficio carte di identità, ufficio richiesta documenti, ufficio tributi (ICIAP, ICI, TARSU, TOSAP) ufficio commercio e professioni. 

I soliti furbi Le donne dopo aver marcato il badge si recavano a fare la spesa o altre attività casalinghe. Altri dipedenti tornavano a casa e qualcun altro invece, arrivava con diverse ore di ritardo al lavoro perché c’era il collega compiacente che "marcava" al suo posto: naturalmente si trattava di favori interscambiabili.

Ripresi da una telecamera Per oltre un mese e mezzo una telecamera a distanza ha vigilato sui dipendenti assenteisti. Poi sono stati avviati i riscontri e i controlli della polizia per incastrare i dipendenti assenteisti. Nessun blitz quindi, per evitare che gli assenteisti fossero avvertiti telefonicamente dai colleghi che si trovavano all’interno dell’ufficio. 

Il sindaco di Portici "L’indagine che ha portato all’emissione delle misure cautelari di questa mattina non può certamente offuscare il prezioso lavoro che la stragrande maggioranza dei circa 450 dipendenti dell’Ente svolge con dedizione e professionalità, e che ha consentito alla città di Portici di raggiungere risultati e traguardi di eccellenza, ad esempio attraversando indenne l’intero periodo dell’emergenza rifiuti e distinguendosi nella raccolta differenziata, che a febbraio ha superato la percentuale del 50%".

Lo ha affermato il sincado Di Portici, Vincenzo Cuomo commentando le ordinanze di custodia cautelare eseguite questa mattina. "Ho avuto modo questa mattina - ha continuato Cuomo - di esprimere personalmente il mio apprezzamento alla magistratura e alle forze dell’ordine, nelle quali abbiamo piena fiducia per il lavoro che stanno svolgendo".

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