Porto e autostrade paralizzate dal forte vento

(...) da incubo come solo Genova sa regalare a chi ha la disavventura di passare dalle sue parti. Ad un certo punto della mattinata, quando il vento sembrava desse l’impressione di attenuare le sue raffiche, in porto sono stati aperti alcuni varchi a Sampierdarena per far transitare i mezzi pesanti nei vari terminal, ma è stata solo una temporanea illusione. Infatti il vento ha ripreso a soffiare con forte intensità e ancora una volta i varchi sono stati chiusi.
Il fatto però che l’operatività del porto di Genova dipenda dalle condizioni atmosferiche, un caso più unico che raro rispetto ad altri scali europei, ha subito suscitato più di un amaro commento.
«Non è più possibile che i traffici del nord ovest vengano bloccati da raffiche di vento - insorge Paolo Odone, presidente della Camera di commercio - Non è più possibile ignorare Genova, tra le prime città d’Italia sul tema delle infrastrutture».
A Odone, ma non solo a lui, non va proprio giù il fatto che il vento possa impedire le operazioni di carico e scarico delle merci. «Il governo - spiega - deve rendersi conto che il terzo valico e la bretella del Ponente devono partire il più presto possibile». E poi insiste: «Bisogna agire per snellire le procedure per scaricare e caricare le navi».
Il problema, infatti, è che in porto, quando il vento supera i 75 chilometri orari, automaticamente le gru si fermano per questioni di sicurezza. L’unico modo per risolvere la cosa sarebbe quindi creare un autoparco protetto, anche all’esterno del porto, dove poter scaricare i container in tutta tranquillità.
«Lo avevamo già ribadito nell’ottobre scorso - afferma Gino Angelo Lattanzi, responsabile regionale dell’associazione delle imprese dell’autotrasporto Cna Fita Liguria commentando l’ennesima giornata di caos sulle strade - Il forte vento che determina per motivi di sicurezza il blocco delle attività del terminal container, è un fatto che accade più volte nel corso dell’anno e pertanto necessita che sia predisposto e attuato un piano per tali emergenze che scongiuri le code e il blocco della circolazione sul nodo autostradale di Genova. Occorre che i vari soggetti istituzionali quali l’Autorità Portuale, il Comune, la Provincia, la Regione, la Prefettura e Autostrade dialoghino finalmente tra loro per trovare idonee soluzioni per fronteggiare queste evenienze individuando aree nel porto o in quelle, in attesa della nuova urbanizzazione di Cornigliano, nelle quali fare scaricare i container».
Dunque, se si creassero gli spazi idonei, anche le difficoltà create dal vento potrebbero essere azzerate. «Occorre tenere presente - sottolinea Lattanzi - che al porto di Genova non arrivano solo container su gomma, ma anche altre consistenti tipologie di merci nonché gli stessi Tir e i loro rimorchi da e per il terminal traghetti».
Lattanzi, in pratica, cerca di difendere la categoria dalle accuse mosse dagli automobilisti in quanto, rimarca, «non può esistere una soluzione dando agli autotrasportatori degli incoscienti e degli irresponsabili».


Intanto anche per oggi il vento continuerà a soffiare da Nord, Nord Est con raffiche fino a 60 chilometri orari e il freddo che così verrà percepito darà la sensazione di essere a meno 10 gradi. Il mare resterà molto mosso e sono previste gelate notturne diffuse lungo la costa. Solo nel pomeriggio dovrebbe avvenire una decisa attenuazione dei venti.

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