da Milano
Nuove opportunità e qualche potenziale «trappola» nel futuro di Poste Italiane. A dedicare un lungo affresco alla società guidata da Massimo Sarmi è lInternational Herald Tribune. «A seguito di una spinta alla modernizzazione protrattasi per sei anni, che ha incluso la costruzione da zero di un settore per le operazioni bancarie «retail», Poste Italiane ha invertito la rotta dopo cinquantanni di perdite» - ha scritto il quotidiano -. E la società si avvia verso un quinto anno consecutivo concluso in utile, di recente ha pagato il suo primo dividendo e presto potrebbe essere parzialmente privatizzata mediante unIpo. Alcune delle sue iniziative, incluso lingresso nel settore bancario, sono state riprodotte altrove in Europa, in particolare in Germania e in Francia, dimostrando così come la più goffa delle compagnie di proprietà dello Stato possa essere trasformata in unimpresa competitiva». Secondo lamministatore delegato Massimo Sarmi la società è riuscita a trasformare lhandicap dei suoi 14mila uffici postali, alcuni situati in zone remote, in un asset importante. Nonostante i successi però secondo lHerald Tribune le potenziali trappole abbondano, e alcune sono prerogative unicamente dellItalia, ad esempio il consolidamento del settore bancario. Altre sono condivise con gli altri Paesi del continente, come ad esempio la piena liberalizzazione dei servizi postali stabilita dallUnione europea per il 2009. «In attesa di sviluppi anche sul fronte dellazionariato - ha spiegato il quotidiano - la privatizzazione rimane in agenda».
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