Tra pozioni e lotte mortali il maghetto diventa sexy

C’è la voce bassa di Albus Silente: l’unica compagnia per il viaggio di Harry Potter nel passato del suo nemico. La memoria e le bugie: ciò che rimane del Signore Oscuro sono i ricordi, per tentare di sconfiggerlo bisogna ricostruire la sua storia, i suoi segreti. E il vecchio preside aiuta il giovane eroe a scoprire la vita e i misteri di Voldemort, passo dopo passo, attraverso il suo Pensatoio, il pozzo che fa rivivere ciò che è stato. Harry Potter e il principe mezzosangue è il sesto film della saga: il penultimo, quello in cui l’eroe si prepara alla guerra finale contro Voldemort e i suoi Mangiamorte, quello in cui il male sembra invadere la terra dei maghi e dei babbani, e perfino la scuola di Hogwarts non è più un luogo sicuro. Così la voce bassa di Silente, le atmosfere cupe, il buio che inizia a dominare la scena sono un preludio alla grande battaglia, e all’infanzia che non c’è più.
Ci si prepara all’addio, anche sullo schermo, seppure con più con calma. Il film esce nelle sale il 15 luglio, dopo un rinvio durato otto mesi, lunghissimi per i fan, che però in compenso potranno rimandare ancora il finale: la Warner ha già deciso che il settimo episodio sarà diviso in due parti, che usciranno nel novembre 2010 e nella primavera del 2011. Non è l’unica novità rispetto al libro. Il regista David Yates ha azzardato qualcosa di più già in questo sesto film: scene inedite, nel senso che J. K. Rowling non le ha mai scritte. Una riguarda i Weasley, in pratica la famiglia «adottiva» di Harry Potter: la casa dell’amico Ron e dei suoi genitori finisce in fiamme, incendiata dai Mangiamorte. Ma, soprattutto, le indiscrezioni parlano di qualche modifica nel finale, un dialogo inaspettato fra Harry Potter e Piton, il prof più ambiguo e meno amato. Un azzardo, visto che i fan sono molto puntigliosi: c’è chi tiene nota di qualunque personaggio minore o specie animale o formula nominata nel corso della saga, figuriamoci se la trama dovesse cambiare all’improvviso. E proprio in un momento cruciale: alla fine del sesto libro, nella torre di Hogwarts, Piton uccide Silente. Scaglia l’Avada Kedavra contro il maestro e Harry assiste impotente alla maledizione mortale. Sembra che Piton sciolga tutta la sua ambiguità, che mostri davvero a chi è sempre rimasto fedele: non a Silente, ma a Voldemort. D’altronde si scopre che il principe mezzosangue, ex proprietario di un libro di pozioni finito nelle mani di Harry, è proprio lui: e quel vecchio volume è zeppo di formule tanto efficaci quanto pericolose.
L’ambiguità però non si risolve così facilmente, e tutto il sesto film è un intreccio fra il lato oscuro, gotico, tragico e quello più leggero e sentimentale. Harry (che è diventato capitano della squadra di Quidditch) scopre la passione per Ginny, la sorellina dell’amico Ron; la quale è fidanzata a sua volta con Dean Thomas. Ma la piccola di casa Weasley ha sempre avuto un debole per l’eroe con la cicatrice, e fra i due ci sarà anche un bacio. Ron non rimane a guardare: non solo frequenta Lavanda Brown, ma perde la testa per Romilda Vane a causa di una pozione; il tutto mentre Hermione è sempre più rosa dalla gelosia. Tante storie sembrano quasi una soap opera: e infatti, se alcuni hanno giudicato il film molto più sexy dei precedenti, altre indiscrezioni (come ha rivelato il Guardian) parlano di una versione troppo «sdolcinata». Quello che non mancherà sono gli effetti speciali: dalla grotta con il lago degli Inferi interpretati da contorsionisti fino al negozio di scherzi aperto da Fred e George Weasley. Che, nella vita, sono James e Oliver Phelps: i due gemelli, identici, sempre in coppia, sono in tour con il film e ieri erano a Milano: «Dopo tanto tempo hanno costruito una scena solo per noi.

Ed è il set più straordinario di tutti i film, pieno di effetti speciali e animatronics». La felicità però, anche nel mondo dei maghi, dura fino a un certo punto. Nell’ultimo film uno dei due gemelli perderà la vita nella battaglia contro Voldemort. Ma è lo scontro finale, e non risparmia quasi nessuno.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica