Pozzato, il playboy della bici finalmente è diventato tricolore

ImolaLui l’Italia l’ha sempre avuta ai suoi piedi, da ieri ce l’ha anche addosso. Filippo Pozzato è il nuovo campione italiano di ciclismo. Dopo due secondi posti e un terzo, ecco finalmente risplendere sul corridore più piacione del gruppo la maglia tricolore. Ventisette anni, vicentino di Sandrigo, fisico possente ed elegante in bicicletta e giù di sella. È il più calciatore dei nostri ciclisti, tanto da avere un procuratore come Claudio Pasqualin e uno stuolo di veline alle proprie calcagna. Occhi svelti da bel tenebroso, sorriso ampio da sciupafemmine e quella folta chioma bionda che le manda tutte in visibilio. Lui si piace, e per questo piace.
Ha una vera passione per tutto ciò che è bello. Vestiti, donne, orologi e motori. Va in giro in Ferrari e ha scelto l’autodromo di Imola per battere due uomini veloci e amanti dei motori come Cunego e Paolini. Si è vestito di tricolore, l’abito che più desiderava, per la sua imminente trasferta francese al Tour de France. «Era dal 2003 che inseguivo questa maglia - dice soddisfatto come pochi -. Ora in Francia mi piacerebbe almeno vincere una tappa, meglio se due. Vorrei ringraziare Luca Mazzanti, l’unico compagno di squadra italiano della russa Katusha: lui qui ha corso per cinque».
Quindi ecco il Tour: «Vado in Francia per far bene, ma so anche che avrò gli occhi di tutti addosso. Li ho sempre avuti, a me non hanno mai perdonato nulla», precisa polemico. «Non sapete i sacrifici che faccio, i chilometri che percorro per stare a questi livelli. È dal Giro del Qatar che vado forte. Se finisco il Tour arriverò a quota 82 giorni di corsa nelle gambe, prima del finale di stagione: nessuno corre quanto il sottoscritto», precisa orgoglioso a denti stretti. «Il Mondiale? Chiedetelo al ct Ballerini. Lui è l’unico che il mondiale lo farà di sicuro, se vuole lo farò anch’io», chiosa sferzante.


Pozzato va in Francia da campione d’Italia, Cunego va in vacanza con l’ennesimo secondo posto. «È un momento così, ne sto facendo una collezione interminabile» dice il vice campione del mondo. Che perse un tricolore da allievo nel ’97: anche allora vinse Pozzato.

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