Anna Frangione
Avrebbe dovuto essere il primo test di volo per il nuovo acquisto del Corpo della Forestale, lelicottero americano Erickson S64F. Ma un procedura di routine si è trasformata in un tragico incidente. Alle 16,32 di ieri il velivolo è precipitato subito dopo il decollo dallaeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino: appena raggiunta unaltezza dal suolo di circa 15 metri, si è ribaltato con la coda e poi ha preso fuoco. Lincidente ha provocato la morte del tecnico statunitense di 49 anni, Marthy Erikson, e il ferimento di altri due membri dellequipaggio, i connazionali Troy Niemeye e Woody Kris, rispettivamente 30 e 31 anni, trasportati durgenza allospedale Grassi di Ostia in gravi condizioni. Un ispettore superiore della Forestale che non era alla guida del velivolo, Floriano Finamore di 50 anni è rimasto ferito in modo lieve. «Le tre persone ferite si sono salvate per lintervento immediato dei vigili del fuoco», commenta il prefetto Achille Serra che si è recato allospedale Grassi. Una cinquantina di vigili del fuoco hanno raggiunto il velivolo incendiato, hanno spento le fiamme ed estratto il corpo carbonizzato del pilota americano. Durante le operazioni di soccorso i decolli dallaeroporto Leonardo da Vinci sono stati interrotti per una ventina di minuti, per poi riprendere regolarmente alle 17,17, secondo lEnte nazionale per laviazione civile.
«È stato terribile, ho assistito da poche decine di metri allincidente - racconta scioccato Marco Grande, un tecnico dellaeroporto che si trovava nei paraggi del piazzale di decollo -. Alcuni tecnici avevano finito di rifornire lelicottero del Corpo Forestale. Il velivolo si è schiantato al suolo cadendo di coda e poi ribaltandosi su un lato. Infine si è incendiato. Ho visto tre degli uomini dellequipaggio che sono riusciti a balzare fuori, ma erano in condizioni terribili Alcune parti dellelicottero sono partite come schegge proiettate decine di metri tutto intorno». Lincendio ha provocato unalta colonna di fumo visibile anche dagli uffici della direzione aeroportuale, a un paio di chilometri di distanza dal luogo dellincidente denominata Whisky 5, unarea piuttosto decentrata dello scalo. «Ero in ufficio quando ho sentito con i miei colleghi un grande botto - dice Paolo Cavicchia un dipendente della società Aeroporti di Roma -. Mi sono precipitato fuori per andare a vedere cosa fosse accaduto. Quando sono giunto sul posto ho visto la carcassa dellelicottero a terra e il fuoco già spento dagli idranti dei vigili del fuoco».
Lelicottero precipitato faceva parte di una flotta di quattro «giganti del cielo» di fattura statunitense acquistati dal Corpo della Forestale dello Stato per affrontare la battaglia degli incendi estivi. Lungo 27 metri, alto 7, lErickson S64F ha la capacità di trasportare circa 10mila litri di liquidi ed è dotato di dispositivi che permettono di sparare un getto fino a 60 metri di distanza e di riempire il serbatoio in soli 45 secondi. Lemergenza degli incendi ha spinto a dotarsi di mezzi sempre più sofisticati la Forestale, che oggi dispone di 26 elicotteri e di un aereo. Il velivolo precipitato era stato trasportato dallOregon e smontato per il tragitto in Italia, e dopo un primo test di collaudo sarebbe stato trasferito presso lhangar dellaeroporto di Ciampino.
Lo schianto del velivolo ha spinto la Fp-Cgil a chiedere delle verifiche ai vertici del Corpo forestale e al ministro della Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno. «Esprimiamo un profondo senso di umana solidarietà per le vittime dellincidente - dice Fabrizio Rossetti, responsabile del comparto sicurezza della Cgil -. In attesa che linchiesta faccia il suo corso, è doveroso che i vertici del Corpo Forestale dello Stato facciano le necessarie verifiche sulla affidabilità tecnica dei velivoli».
La macchina delle indagini si è subito messa in moto.
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