Incastrato nella sua auto capovolta, sottacqua, a oltre tre metri di profondità nelle acque melmose del Tevere, dopo un volo di circa dieci metri. A.M.C., studente romano di 23 anni, è morto così allalba di ieri nel più drammatico degli incidenti. Erano quasi le 4 quando il ragazzo, alla guida della sua vettura, una Mini Cooper, ha imboccato ponte Palatino, uno dei tanti del centro che da un lato guarda allIsola Tiberina, ma per cause ancora da accertare ha sfondato il parapetto ed è precipitato nel Tevere.
Un testimone ha assistito allimpatto e ha subito allertato i soccorsi ma nonostante limmediato intervento di vigili del fuoco, polizia municipale e polizia, quando il ragazzo è stato estratto era privo di vita. Individuata lauto dai sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno setacciato il fondale, la Mini Cooper è stata imbracata e portata in superficie con una gru. Unoperazione che ha richiesto un lungo intervento, oltre due ore di lavoro. I sommozzatori sono stati anche impegnati alla ricerca di un possibile passeggero, segnalato da un testimone che aveva dichiarato di aver visto unaltra persona nella vettura. Ricerca che ha dato esito negativo e unipotesi poi scartata.
Le squadre dei pompieri hanno trovato lo studente ancora al posto di guida con indosso la cintura di sicurezza. Ma gli sportelli dellauto erano bloccati e per estrarre il cadavere si è dovuto tagliare il tettino della vettura.
Grazie alla targa dellauto, ritrovata sul ponte subito dopo lincidente, i vigili urbani hanno rintracciato lintestatario, il padre della vittima. I genitori, svegliati allalba dalla notizia, sono stati accompagnati negli uffici del commissariato Trastevere e successivamente hanno riconosciuto il corpo del figlio.
Ancora da chiarire le cause dellincidente, al vaglio delle polizia municipale del IX gruppo: il giovane, che viveva ai Parioli, proveniva da Lungotevere a Ripa e probabilmente stava girando sul Ponte Palatino (soprannominato dai romani «ponte allinglese» perché si viaggia in senso di marcia invertito) quando, superato il marciapiede che separa le due corsie, ha invaso il senso di marcia opposto, sfondando il parapetto.
Analogo episodio, ma senza vittime, accadde allalba del 23 ottobre del 2004 e sempre sul ponte Palatino: quella mattina una Volkswagen «Golf» con cinque ragazzi a bordo finì sulla banchina del fiume dopo aver rotto una balaustra di protezione allangolo del ponte. Per fortuna i passeggeri vennero salvati dai vigili del fuoco.
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