La precisione perfetta? Un gioco meccanico fra bilancieri e ingegno

Jaeger-LeCoultre usa una lega amagnetica Audemars Piguet ottimizza le resistenze

Ginevra «Datemi un olio perfetto e io vi darò un orologio perfetto», disse Abraham-Louis Breguet a Napoleone. Il Maestro di Neuçhatel era perfettamente consapevole del limite contro cui si scontrava il suo straordinario genio, pur avendo chiara la soluzione, purtroppo non perseguibile. La ricerca dell'orologio perfetto non è mai cessata e, oggi, evidentemente con ben altri mezzi rispetto a quelli di cui Breguet poteva usufruire, le Maison d'alta gamma sono attive su più fronti per poter realizzare quel sogno, ed ogni anno riescono ad impressionare con soluzioni stupefacenti.Al Salone di Ginevra sono stati diversi i momenti in cui la realtà è andata oltre l'immaginazione e, al di là di specifici dispositivi calibrati su determinate complicazioni, un focus attento e certosino è stato destinato, ça va sans dire, all'organo regolatore, primo responsabile della precisione di un orologio e della sua durata nel tempo. Jaeger-LeCoultre nel suo Reverso Tribute Gyrotourbillon ha impiegato il bilanciere Gyrolab, prodotto in una lega amagnetica di rame e berillio, con forma non circolare, assimilabile a due parentesi contrapposte, al fine di consentire una migliore penetrazione dell'aria, meno frizioni e conseguentemente meno richiesta di energia; fruisce di una regolazione inerziale in virtù di quattro viti esterne in oro a 14 carati ed è accompagnato da una spirale semisferica. Audemars Piguet, invece, nel Royal Oak Double Balance Wheel Openworked, ha scelto una strada originale, per consentire l'ottimizzazione della resistenza alle variazioni di temperatura, alle diverse tipologie di urti ed agli effetti della forza di gravità, montando un secondo bilanciere con la propria spirale sul medesimo asse del primo e facendoli muovere in fase: una geometria complessa , questa, che, unita ad un ponte trasversale passante, incrementa precisione e stabilità (in foto). Anche Greubel Forsey, nel suo Double Balancier, ha previsto l'impiego di due bilancieri, ma con un concept completamente diverso. Infatti, sviluppando un dispositivo già proposto in passato nel Double Balancier 35°, ha ottimizzato la combinata azione di due bilancieri - con assi di rotazione inclinati di 30° per opporsi più efficacemente all'influenza gravitazionale -, e di un differenziale sferico costante, posto tra di essi e soggetto a brevetto, dotato di due molle interne in modo tale da effettuare una rotazione completa in quattro minuti, mediando gli impulsi dei due bilancieri e calibrando in modo costante l'energia proveniente dai due bariletti in serie: il tutto, per abbinare alla resistenza alle influenze esogene, l'ulteriore vantaggio di una marcata precisione.

Una meritata citazione la riserviamo, infine, all'ennesima Poetic Complication di Van Cleef & Arpels, nei modelli Lady Jours des Fleurs e Lady Nuit des Papillons, in cui un quadrante sottostante il piano frontale rifinito con diamanti e traforato, è incastonato con gemme colorate e ruota in 12 ore a disegnare i mutevoli ricorsi stagionali e le espressioni della natura nel tempo.FaRi

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