«Il premier mi attacca? Segnale di nervosismo»

Sabato fiorentino per Emma Bonino, che ha voluto evidentemente mettere più chilometri possibili tra lei e il popolo del Pdl a San Giovanni. Dove comunque l’esponente radicale è stata evocata in mille modi, dai manifesti con la faccia di Marrazzo sostituiti dal suo e lo slogan «Ti puoi fidare?» agli slogan che l’hanno accomunata a Di Pietro e Bersani come trio di indesiderabili in Italia.
Ma Bonino, anche se dal capoluogo toscano, non ha voluto far mancare il suo parere sulla manifestazione oceanica di Roma: «È un Paese in cui scende in campo l’interno governo, da tutti i ministri al presidente del consiglio, con una preoccupazione di un attacco frontale nei miei confronti che trovo un grande segno di nervosismo e di debolezza, volgarità a parte. le volgarità sono sempre segno di debolezza, forse il presidente del consiglio non frequenta abbastanza Bruxelles come dovrebbe», ha detto Bonino prima di aggiungere: «Si è perso il senso di chi fa cosa. A volte ho l’impressione che invece di avere di fronte a me Renata Polverini, ho il sindaco Alemanno e, se non bastasse, anche Berlusconi». «A Roma alla manifestazione dell’amore dicono di essere più di un milione. Noi siamo un po’ meno - ha detto, riferendosi al suo uditorio di piazza della Repubblica a Firenze - ma è indubbio che una cosa abbiamo praticato in questa ormai lunghissima vita politica: non abbiamo usato la politica della denigrazione, dell’insulto all’avversario, della protesta, abbiamo praticato la politica della proposta e abbiamo voluto essere maggioranza». Infine un parere sul presidenzialismo rilanciato ieri da Berlsuconi sul palco di San Giovanni: «Io sono una americana, quindi magari: ma di presidenzialismo sento parlare dal 1994, come di abbassare le tasse, ma poi non si è visto fare».
L’esponente radicale ha parlato anche dell’ipotesi di rinvio delle elezioni, manifestandosi indifferente come la sua avversaria («Per me si può votare il 2 giugno o il 15 agosto, io non mi muovo di mezzo centimetro. Qui sto e voglio vincere»). E ha poi dato alcune indicazioni sul possibile faccia a faccia con Renata Polverini: «Se Renata Polverini finalmente viene, ci dovrebbe essere un faccia a faccia il 22 alla Tgr». Bonino si riferisce a un precedente «scontro» elettorale sulla Tgr disertato dalla candidata del centrodestra per precedenti impegni. Bonino ha anche detto no senza appello alla possibilità di organizzare un confronto a teatro con il conduttore di «Ballarò» Giovanni Floris, momentaneamente senza la sua trasmissione: «Mi sottrarrò all’indecenza di un faccia a faccia. Me lo ha chiesto Floris di fare un faccia a faccia con Polverini anziché in tv, in un teatro.

Lo faccio perché si rimette un po’ in discussione l’altro pilastro del regime italiano di “Raiset”, Rai-Mediaset». Poi Bonino si è messa in fila per un taxi come tutti gli altri fiorentini, che hanno apprezzato il gesto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica