Presentazione Ecco i casi risolti della «Criminalistica»

Il Centro Studi Criminalistica (già Centro Ricerca Criminalistica), costituito in Genova nel 2007, è una associazione conosciuta ed apprezzata in campo nazionale: i recenti sondaggi favorevoli premiano il nostro continuo impegno nello studio, ricerca e pubblicazione come nella organizzazione di incontri a tema e sistematica partecipazione ad eventi (es. Festival della letteratura del crimine). Per questo successo, un sentito grazie va al dottor Lussana - responsabile della redazione de «il Giornale» di Genova e al dottor Pistacchi per averci sempre sostenuto nelle numerose pubblicazioni di saggi su molti degli aspetti e degli episodi della storia criminale ligure. In questi anni riteniamo di avere prodotto esaustive pubblicazioni su delitti e fenomeni criminali in Liguria dai primi del Novecento ad oggi e, nelle trattazioni, ci siamo avvalsi di una tecnica espositiva chiara e rigidamente documentata. Ci siamo mossi soprattutto sul terreno della rivisitazione storica e giudiziaria e così continueremo con ulteriori analisi sui casi più affascinanti e privilegiando il crimine violento che, per altro, sarà oggetto di comparazioni con quanto di simile avvenne in altre regioni.
La città di Genova riguardo alla quale ci siamo recentemente dilungati sull’enorme sequela dei suoi delitti impuniti, ha sempre ruotato intorno al porto. Da tempo siamo attivi in questa direzione per scandagliare sui crimini nell’ambito della zona strettamente portuale: una scelta operativa che impone una ricerca faticosa in quanto il materiale utilizzabile è ridotto né esiste cronaca o letteratura sui misfatti lì avvenuti.
Ancora partendo sul porto di Genova ed in linea con le vicende vere sull’unità d’Italia, il Centro Studi Criminalistica sta preparando un lavoro sulla storia delle migliaia di prigionieri (disciolto esercito borbonico) sbarcati a Genova per essere avviati ai «lager dei Savoia» e così seguendo i risultati di studio dello storico Fulvio Izzo secondo il quale «L’Italia post-unitaria dà vita ad un sistema di repressione ed a un universo carcerarario così disumano da far impallidire quell’apparato borbonico che tanto scandalizzò il liberale Gladstone».
Altro argomento che verrà scritto e dibattuto riguarderà le carceri liguri: se ne parla da sempre ma la storia penitenziaria della Liguria risulta poco conosciuta.

Nella trattazione si partirà dai condannati che (periodo Repubblica marinara) veniva spediti ai remi delle galee, si racconterà dell’unico istituto di reclusione (pene lunghe) che si trovava a Finalborgo, si farà un tour tra le curiosità e le vicende meno note ma altrettanto interessanti nel circuito penitenziario della regione.
*presidente Centro Studi Criminalistica

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