«Semel in anno licet insanire». Ovvero, almeno una volta allanno è lecito impazzire. Era il titolo del Carnevale 2011 organizzato da «By your side onlus», la onlus che dal 2002 porta clown e allegria in cinque ospedali. «Questanno fanno impazzire me» si sfoga la presidente Paola Cossandi.
Chi la fa impazzire?
«Gli assessori, ho bussato alle porte di tutti e tutti hanno sul tavolo il nostro progetto per il Carnevale».
Costo delloperazione?
«Undicimila euro, ma mi hanno risposto tutti che non ci sono, vedranno. Ormai non ci spero più e da qui al 25 febbraio per organizzare le iniziative serve anche del tempo. Siamo costretti a rinunciare perchè da soli non possiamo sostenere la spesa».
Di cosa si occupa la sua onlus?
«Cerchiamo di portare un pò di allegria a chi è ricoverato negli ospedali, con quella cifra riusciamo a organizzare feste per i bambini ricoverati al San Paolo, Sacco, Fatebenefratelli, alla Macedonio Melloni e alla clinica De Marchi. Non possono andare in piazza ma cerchiamo di distrarre loro, i genitori, e siamo di supporto anche al personale medico».
Fino allanno scorso avete ricevuto il contributo del Comune?
«La precedente amministrazione tutti gli anni entro novembre istituiva un bando con un tema di grande interesse, basti ricordare il carnevale futurista. Ognuno presentava la propria proposta e il tutto era organizzato dai primi di gennaio».
E questa volta?
«Cè il bando per lorganizzazione del sabato grasso ad ununica impresa e questo impedisce a piccole onlus, a cui il Comune non paga il 20% di Iva rispetto ai privati, di avere accesso a piccolissime cifre che, come nel nostro caso, consentivano di far vivere unatmosfera giocosa a tante famiglie in situazione delicata. Ben fatto, ci mancherebbe, ogni giunta è libera di scegliere e decidere secondo le proprie convinzioni culturali e politiche. Basta dirlo».
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