Questa volta il Campidoglio non ha voluto correre rischi e sfidando le critiche del sindacato autonomo Ospol, ha precettato 500 vigili urbani con il sistema della pronta reperibilità allo scopo di sostituire in tempo reale i presidenti di seggio eventualmente malati o rinunciatari. I 500 agenti della polizia municipale, assieme ad altri 1300 colleghi, faranno parte della task force capitolina delegata dal sindaco Gianni Alemanno a garantire il corretto svolgimento dellesercizio di voto, assieme alle altre forze dellordine. La macchina organizzativa del Campidoglio sarà coordinata dal comandante Angelo Giuliani. Quello affidato ai vigili è del resto uno dei compiti più delicati del servizio elettorale e li vede impegnati dallallestimento dei seggi fino alla conclusione delle operazioni di scrutinio. I 500 2precettati avranno un compito delicato, quello che in termine tecnico si chiama «surrogazione» del presidente del seggio, per la quale il sindaco può mettere a disposizione anche i dipendenti comunali che hanno titolo ad assumere lincarico. È infatti il sindaco, come prevede il Dpr 16 maggio 1960 n. 570 art. 20, a dover garantire lo svolgimento del voto allinterno dei seggi. I presidenti dei seggi elettorali devono essere iscritti allalbo presso la Corte dAppello di Roma, un albo che secondo alcuni non sarebbe aggiornato tempestivamente il che determina rinunce dellultimora o perchè la persona designata non ha più titolo o perchè non disponibile. Gli agenti della polizia municipale che dovessero presiedere i seggi non saranno in divisa. La loro prestazione è anche regolata da un accordo sindacale.
Gli altri 1300 agenti della polizia municipale in divisa dovranno garantire vigilanza e scorta di tutto il materiale che verrà portato allinterno dei seggi per far votare i cittadini - dai registri alle matite, dalle schede ai timbri - garantendo così la «logistica elettorale».Presidenti di seggio malati? Pronti 500 vigili
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