Presidenziali con rissa: l’ex Rafsanjani querela Mahmud Ahmadinejad

Nemmeno in Iran i salotti televisivi sono all’insegna del fair-play. L’ex capo dello Stato Akbar Hashemi Rafsanjani (nella foto) ha preannunciato una denuncia per diffamazione nei confronti del presidente Mahmud Ahmadinejad, che durante un dibattito elettorale, seguito da moltissime persone, ha accusato il predecessore, i suoi figli e molte altre ex autorità di corruzione. Il leader ultraconservatore cercherà di essere eletto per un secondo mandato nelle elezioni di venerdì, mentre Rafsanjani non è candidato ma sostiene il moderato Mirr Hossein Mussavi, molto temuto da Ahmadinejad.
L’ex presidente lo ha accusato di aver calpestato il giuramento da presidente di tutelare l’onore di tutti i cittadini. Rafsanjani ha chiesto al capo della televisione di potere replicare al presidente in carica prima del voto. Ahmadinejad tuttavia non solo non ha abbassato i toni, ma è passato decisamente al contrattacco, avvertendo Rafsanjani che questo «è solo l’inizio». «Se non la smettono di organizzare complotti contro la nazione, di approfittare della ricchezza del popolo e di creare ostacoli sulla via della nazione, li denuncerò ad uno ad uno davanti al Paese», ha affermato minacciosamente il presidente.

A pochi giorni dalle presidenziali del prossimo 12 giugno, il clima politico in Iran è sempre più acceso. Preoccupano le tensioni di piazza fra sostenitori dei candidati rivali e i colpi bassi tra i big della politica, sintomo di una gara ancora aperta.

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