
Un circolo virtuoso. Un fondo di garanzia per permettere ai lavoratori dei servizi utili in città - infermieri, tramvieri, vigili ecc. - di affrontare le spese di ristrutturazione e accedere (quindi) ad alloggi a canone calmierato. Per società, associazioni, privati, la possibilità di mettere sul mercato con più tranquillità appartamenti che magari resterebbero sfitti a lungo. Fondazione Welfare Ambrosiano e Intesa Sanpaolo lanciano il nuovo «Credito solidale per l'Abitare», uno strumento pensato per offrire una risposta concreta all'emergenza casa e ai milanesi in difficoltà. L'accordo è promosso dal Comune, socio della Fondazione Welfare creata nel 2009 (ne fanno parte anche Camera di Commercio, Città Metropolitana, sindacati). Negli ultimi anni, il 73% delle richieste di microcredito ricevute riguardato proprio spese legate alla casa. E quindi, via al test. Si parte con l'erogazione di 900mila euro messi a disposizione dal gruppo bancario a tassi agevolati. I cittadini interessati potranno chiedere un prestito fino a 30mila euro, garantiti dalla Fondazione stima un fabbisogno di circa 20mila euro a testa, quindi potrebbero essere subito ristrutturati circa 45 alloggi. E «in base alla domanda - anticipa la direttrice della Fondazione Heidi Caffa - potremmo decidere di aumentare il pacchetto di fondi». Il credito a tasso agevolato si potrà restituire in 8 anni.
«É un esempio di come la microfinanza possa rispondere a esigenze sociali. Attraverso prestiti tutto sommato contenuti, può permette di sbloccare percorsi di vita» sottolinea l'assessore al Welfare Lamberto Bertolè (nella foto). La nuova convenzione con Intesa Sanpaolo, spiega Caffa, risponde «concretamente al bisogno di accesso a canoni di affitto sostenibili per i lavoratori con redditi medio-bassi e contratti spesso precari, in particolare puntiamo ad aiutare quelli che svolgono lavori utili. In base all'esperienza, «molto spesso le spese di ristrutturazione o per la cauzione rappresenta un blocco all'ingresso, anche quando si tratta di poche migliaia di euro. Abbiamo colto un bisogno, seguendo il progetto Case dei Lavoratori promosso dal Comune, 41 alloggi in condomini misti, da ristrutturare, assegnati a canone agevolato ai dipendenti pubblici, le spese dei lavori verranno scomputate dall'affitto. Sarà il primo test importante del Credito solidale per l'Abitare, ma il progetto che presentiamo è aperto a tutti gli enti, associazioni e anche ai privati che vogliono mettere a disposizione alloggi sfitti ad un affitto calmierato».
Andrea Lecce, responsabile della Direzione Impact nell'ambito della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, conferma l'impegno del gruppo «a supporto dell'economia sociale anche attraverso progetti che riguardano il social housing. Questo ha valore culturale importante, offre una risposta al caro casa e ai problemi del precariato».