Il presunto omicida ascoltato in Procura

Duplice omicidio di Ostia: l’assassino invoca la legittima difesa. «Ce l’avevano con uno dei miei figli, quando ho visto quel gruppo di gente sotto casa ho avuto paura. E ho sparato». Augusto Patacchiola, 45 anni, dipendente dell’Ama, dopo la prima notte passata in carcere è stato ascoltato in Procura dal pm Roberto Staffa che dovrà decidere se confermare o no il fermo per duplice omicidio di primo grado. L’uomo, che si è costituito ai carabinieri, è accusato prima di avere ucciso Fabio Carichino, 25 anni, poi Franco Calabrese, 58 anni, in via Isole Salomone, angolo viale Isole del Capoverde. Una storia assurda, maturata per vecchi rancori e culminata, poche ore prima della tragedia, nell’incendio (parziale) di un fuoristrada appartenente a Carichino. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, un atto di cui era sospettato proprio uno dei figli di Patacchiola. È per discutere di questo che Carichino e gli altri si ritrovano sotto casa di Ausguto. È qui che qualcuno, esasperato, prende a calci l’auto considerata, a torto, di Patacchiola, una Clio nuova di zecca. Ma che, in realtà, appartiene a un ragazzo estraneo alla vicenda. All’una di notte, quando il proprietario dell’utilitaria si avvicina agli scalmanati, la tragedia è al culmine.

La Clio (quella giusta) con Patacchiola a bordo piomba sul gruppo di gente. Dal finestrino aperto una pistola punta verso Carichino ed esplode il primo colpo. Poi altri due colpi: uno centra Calabrese all’altezza del torace.

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