Prete usa la Madonna come «santino»

(...) Maria di Nazaret». Chiosa integrale dalla prima lettera della Madonna di Lourdes a Paolo Farinella, prete. Tutto vero. Pardon, tutto davvero scritto. Pubblicato su Micromega del 24 marzo scorso, la rivista di Paolo Flores d’Arcais e della sinistra radical chic. Tutto elaborato da un sacerdote, questo sì vero, che nella chiesa di Genova continua a mandare avanti una parrocchia. E soprattutto a bestemmiare liberamente su internet e su qualsiasi pubblicazione glielo consenta.
Paolo Farinella, già noto per accuse al Papa, alla chiesa tutta, insulti a Berlusconi in nome della fede, un mese e mezzo fa aveva pubblicato una lettera aperta alla Madonna di Lourdes, «candidandola», usandola nella sua personalissima battaglia politica, rietendendola l’unica in grado di fare il «miracolo» di salvare l’Italia da Berlusconi. Oggi ha scritto per lei anche la risposta. «Caro Paolo, prete», inizia la missiva spedita «tramite messaggero angelico». Ma la lettera continua. Impossibile scegliere fior da fiore i concetti. Perché a Nostra Signora di Lourdes vengono attribuiti innanzitutto i «criteri per il voto». Il primo dice di «non votare quei partiti che con la legge elettorale porcata hanno tolto agli italiani e alle italiane il potere e il dovere di esercitare il loro diritto costituzionale di liberi cittadini sovrani, Sono i partiti di Berlusconi, Bossi, Casini, Fini e i loro cespugli». Perché? Perché «La destra non farà mai gli interessi del popolo e dei poveri perché i loro interessi sono rivolti ai cosiddetti ceti medio-alti con tendenza al più alto». Ancora: «Un cristiano che vota questi figuri, non può in buona coscienza partecipare all’Eucaristia e ricevere l’assoluzione in confessione perché diventa complice in solido».
Parola di un biblista, autoproclamato finché si vuole, ma pur sempre biblista. Uno che la dottrina della chiesa, almeno finché nessuno lo smentisce, la conosce bene e la insegna. Ma Farinella, sotto forma di Madonna di Lourdes, ne ha anche per quelli che finora lo hanno perdonato, lo hanno lasciato fare. «Ruini ieri e Bagnasco oggi non perdono occasione per bacchettare su singoli temi il partito di Veltroni come non hanno risparmiato in nessuna occasione il presidente del consiglio Prodi, che ebbe la colpa di dichiararsi cattolico adulto in occasione del referendum sulla procreazione assistita. La Cei non ama i cattolici adulti, ma predilige i chierichetti immaturi e sempre disponibili all’ubbidienza cieca, pronta e assoluta». Per chi non avesse capito cosa pensa della stesa chiesa cui coerentemente si ostina ad appartenere: «I vescovi non stanno difendendo la libertà di fede che la costituzione garantisce, ma finiscono per avallare un sistema di vita politica, una visione di politica e scelte economiche che collidono con la Dottrina sociale della Chiesa che mette in primo piano la prospettiva del bene comune e l’interesse per i poveri e meno abbienti». Lo dimostra il Vangelo: «Gesù non ebbe il permesso di soggiorno quando emigrò in Egitto, ricercato dalla polizia di Erode che voleva ucciderlo. Se allora Moratti, Berlusconi, Fini e Casini e Bossi fossero stati al posto di Erode, avrebbero sparato a vista su Gesù bambino, profugo per necessità».
La predica si fa via via più esplicita. È sempre la Madonna che parla a Farinella, prete: «Il cattolico che vota Berlusconi abiura da ogni principio etico e religioso, anzi da ogni parvenza di umana dignità». Per carità, non che Veltroni sia un santo, ma fa meno schifo del diavolo fatto candidato: «Se gli Italiani e le Italiane dovessero scegliere onestamente, secondo coscienza, non dovrebbero votare alcuno degli attuali pretendenti - ammette in una consclusione-consiglio la Madonna - . Non votare però è un brutto segno. È un insulto a tutti coloro che hanno dato la vita per garantirci questo diritto, anche se mutilato, anche se stuprato da Berlusconi e compagnia». Berlusconi. «C’è un solo modo per fermarlo, un solo modo per toglierlo di scena: votare il Partito democratico di monsignor Dabliu Veltroni, turandosi il naso e tutto il resto. Non si può nemmeno votare i cosiddetti partiti di sinistra che sono responsabili dello sfilacciamento del governo Prodi e della distruzione dell’immagine del governo a causa della loro sistematica rissa. Viene il dubbio che siano stati pagati sottobanco da Berlusconi». In sintesi, la lettera chiude con i dieci comandamenti per il voto buono e giusto. «Se io, la Madonna, dovessi essere in Italia e votare seguirei questi criteri, in quanto cittadina e in quanto cristiana», conferma la lettera a Farinella. Ovviamente, inizia Nostra Signora, «non voterei per i partiti o liste e/o individui suggeriti o appoggiati, direttamente o indirettamente dall’autorità ecclesiastica». Ma soprattutto, tra le tante regole, ce ne sono tre, una dietro l’altra, davvero di ispirazione celestiale: «7. Non voterei liste o partiti che non abbiano candidato almeno un 30% di presenze femminili. 8. Non voterei liste o partiti che non abbiano almeno un 30% di candidati e candiate sotto i 40 anni. 9. Non voterei liste o partiti che presentano oltre il 30% di candidati con più di tre legislature».

Preparatissima, puntuale, persino troppo pignola quando precisa «Io, la Madonna, voterei per salvare l’Italia dal baratro della barbarie berlusconiana e poi dal giorno dopo le elezioni,... sarà un altro giorno». Dopo le 18 apparizioni a Bernadette, la prima lettera a Paolo, prete. E stavolta è tutto farinella del suo sacco.

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