Duccio Pasqua
Unefficace politica di prevenzione potrebbe far diminuire sensibilmente il numero di decessi per tumore. Per questo il ministero della Salute lancia una nuova campagna di comunicazione sulla cultura della prevenzione. Per informare il cittadino su come prevenire le patologie tumorali, 900mila copie di un opuscolo informativo verranno distribuite in tutta Italia con i settimanali «LEspresso» e «Panorama». Lo stesso opuscolo sarà disponibile in tutti gli ambulatori provinciali della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) presenti sul territorio laziale. Scopo principale della campagna è quello di insegnare ai cittadini a riconoscere i campanelli dallarme che potrebbero segnalare un tumore. «La guaribilità oggi è intorno al 50 per cento - spiega Francesco Schittulli, presidente della Lilt - ma con laiuto di diagnosi precoci potremmo arrivare all80 per cento».
I fumatori, esposti al rischio di tumore del polmone, devono ricorrere a una visita quando insorgono malattie broncopolmonari, accompagnate da tosse e dispnea; nel loro caso lunico modo di prevenire il male è rinunciare al fumo. Le donne, soggette al tumore della mammella, possono prevenirlo mangiando frutta fresca e verdura in quantità, e facendo attività fisica. Gli strumenti più efficaci per scoprire linsorgere di eventuali problemi sono lautopalpazione, che può rivelare lindurimento mammario e la presenza di noduli ascellari, lecografia e soprattutto la mammografia.
Gli uomini che hanno superato i 45 anni e che hanno problemi nellurinare, o che riscontrano tracce di sangue nelle urine o nello sperma, devono preoccuparsi per la possibile presenza di un tumore della prostata. Dai 50 anni in poi è utile eseguire annualmente lecografia prostatica transrettale ed effettuare il dosaggio del Psa, un esame del sangue che permette di diagnosticare la neoplasia anche in fase molto precoce. Lultimo caso, il tumore del colon retto, colpisce indistintamente entrambi i sessi. Può essere prevenuto con una dieta bilanciata, ricca di frutta fresca e verdura, accompagnata da regolare attività fisica.
«La situazione tumori nel Lazio - spiega ancora Schittulli - è in linea con la media nazionale. Per questo prevenire diventa fondamentale, ed è necessario che ogni ambulatorio, in ogni quartiere, riesca a garantire la possibilità di effettuare uno screening. So che in alcuni ospedali pubblici di Roma e del Lazio è molto difficile fare uno screening, ma bisogna impegnarsi affinché gli esami si possano fare in tempi sempre più stretti».
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