Accumulo e tasse: ecco come funzionano le pensioni integrative

Sono previste delle agevolazioni specifiche. I premi che vengono versati sono deducibili

Accumulo e tasse: ecco come funzionano le pensioni integrative
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Le pensioni integrative sono un argomento sempre più importante nel panorama previdenziale italiano. Mentre il sistema pensionistico pubblico offre una certa sicurezza economica, molte persone scelgono di integrare l’assegno previdenziale attraverso fondi complementari o piani aziendali dedicati. Una delle principali considerazioni quando si tratta di pensioni integrative è la tassazione fiscale, ecco come funziona in Italia.

La pensione integrativa

Prima di analizzare la tassazione fiscale, è importante capire cosa siano le pensioni integrative. Si tratta di una modalità per integrare l’assegno che si riceve solitamente al termine per anzianità della propria attività lavorativa. Solitamente le pensioni sono offerte da enti privati, come fondi pensione o aziende, e possono essere finanziate dal datore di lavoro, dal dipendente o da entrambi. La tassazione delle pensioni integrative in Italia è caratterizzata da una differenziazione tra i contributi versati dal datore di lavoro e quelli versati dal dipendente.

I contributi

Innanzitutto i contributi versati dal datore di lavoro per finanziare la pensione integrativa sono tassati come reddito di lavoro dipendente. Questo significa che, quando il datore di lavoro paga contributi per conto del lavoratore, questi sono soggetti a tassazione fiscale come parte del reddito percepito. La percentuale è applicata alla fonte, ovvero il datore di lavoro trattiene l'importo delle imposte direttamente dalla busta paga. In merito ai contributi versati direttamente dal dipendente per finanziare la pensione integrativa, questi sono soggetti a tassazione fiscale in modo diverso. Infatti possono essere dedotti dal reddito imponibile, riducendo così l'ammontare della cifra su cui verranno calcolate le imposte. Tuttavia, è importante notare che ci sono limiti e regole specifiche per le detrazioni fiscali sui contributi previdenziali volontari.

Tassazione al momento del riscatto

Nel momento in cui il beneficiario decide di riscattare la pensione integrativa, l'importo ricevuto è soggetto a tassazione fiscale. Tuttavia, la tassazione dipende dalla durata del piano e dalla tipologia di prodotto. Solitamente, se il riscatto avviene dopo almeno cinque anni dall'inizio del piano, si applica un'aliquota agevolata. Inoltre, ci sono opzioni per rateizzare la tassazione su più anni, riducendo così l'impatto fiscale.

Imposte sulla rendita

Nel caso in cui il soggetto scegliesse di ricevere una rendita periodica anziché un pagamento in un'unica soluzione al momento del pensionamento, questa sarà soggetta a tassazione fiscale. L'aliquota fiscale applicata alla rendita può variare in base all'età del beneficiario e alla durata della rendita stessa.

La tassazione della pensione integrativa

Di norma la tassazione della pensione integrativa è agevolata. Infatti le pensioni complementari sono imponibili per il loro ammontare totale a eccezione della ritenuta già assoggettata a titolo di imposta del 15% che viene poi ridotta di 0,3 punti per ogni anno oltre il quindicesimo fino a massimo 6 punti.

I premi che vengono versati sono deducibili e i contributi pagati alle forme di previdenza complementare possono essere portati in deduzione dal reddito complessivo Irpef fino ad un importo massimo di 5.164,57 euro per ogni anno.

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