Previdenza e pensioni

Pensioni, sale la speranza di vita. Ecco perché

L’Inps ha specificato che il primo adeguamento è previsto per il 1° gennaio 2027

Pensioni, sale la speranza di vita. Ecco perché

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Buone notizie per gli assegni previdenziali. Aumenta la speranza di vita in quanto l’adeguamento non è riferito esclusivamente all’età, che oggi è fissata a 64 anni, ma anche alla contribuzione, attualmente stabilita a 20 anni. Ecco tutti gli aggiornamenti in merito alla misura.

L’adeguamento

Il primo adeguamento è previsto per il 1° gennaio 2027 questo perché per quanto riguarda il biennio 2025/2026 la speranza di vita è risultata negativa. L’età potrebbe essere aumentata a 64 anni e 2 mesi e i contributi a 20 anni e 2 mesi. In merito ai nuovi assegni, i quali sono aumentati, verranno sommati a 3 mesi di finestra di decorrenza della pensione la quale è stata inserita dal 1° gennaio 2024. Nella circolare n. 46 del 13 marzo 2024 l’Inps ha introdotto alcuni degli aggiornamenti in merito alle pensioni. Le misure sono contenute nella legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (legge di bilancio 2024).

Le tempistiche

L’Istituto si è focalizzato sugli aggiornamenti in merito alla pensione di vecchiaia e quella anticipata del sistema contributivo. Si tratta delle principali prestazioni che sono riservate a coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996 ma che sono considerati privi contributi accreditati al 31 dicembre 1995. Inoltre dal 1° gennaio 2024 l’importo soglia è pari a 3 volte l’importo mensile dell’assegno sociale, calcolato a 2,8 volte fino al 31 dicembre 2023. La cifra è ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte a quelle con due o più figli. Ricordiamo che gli altri due requisiti sono l’età, pari a 67 anni, e la contribuzione a 20 anni.

L’importo massimo di pensione erogabile

Ci sono novità anche in merito alla modifica dell’importo massimo di pensione erogabile. Dal 1° gennaio 2024, come riferisce l’Istituto, la cifra in questione, è pari a 5 volte il minimo Inps, ricordiamo che era stabilita a 4 volte fino al 31 dicembre 2023. Inoltre l’importo massimo viene applicato nei confronti delle mensilità di anticipo del pensionamento considerando quanto necessario per percepire la pensione di vecchiaia, quindi fino a 67 anni, mentre il requisito contributivo, di 20 anni, è lo stesso. La cifra massima erogabile nel 2024 ammonta a 2.993,05 euro al mese.

Le altre novità

Ci sono più altre novità e riguardano l’introduzione di una finestra di tre mesi per l’erogazione, in precedenza la pensione veniva versata dopo tre mesi rispetto alla maturazione dei requisiti.

Infine l’applicazione degli adeguamenti alla speranza di vita riguarda anche il requisito contributivo assieme a quello dell’età, dal 1° gennaio 2024.

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