La previsione di Brancher: a Roma saremo un milione

Il presidente del comitato organizzatore: già prenotati tremila pullman, sei treni speciali, 4-5 voli charter dalle Isole. Ma molte saranno le adesioni spontanee

da Roma

Aldo Brancher entra ed esce dalla sala riunioni. I preparativi per la manifestazione del 2 dicembre a Roma, infatti, sembrano andare avanti spediti, sia sul fronte organizzativo che su quello della comunicazione. E ormai da un mese l’ex sottosegretario alle Riforme di Forza Italia si sta dedicando «anima e corpo» all’evento, facendo pure la spola tra Macherio e Roma per tenere Silvio Berlusconi costantemente informato degli sviluppi. E a nove giorni dalla manifestazione di piazza San Giovanni contro la Finanziaria, il presidente del Comitato organizzatore pare alquanto ottimista. «Siamo proiettati - spiega Brancher - verso un sicuro successo».
Si possono già fare dei numeri?
«Sicuramente arriveremo a 500mila persone ma potremmo anche avvicinarci al doppio».
Diciamo che 500mila le considerate una sorta di «break even»?
«Diciamo che stiamo organizzando qualcosa che in realtà si sta muovendo da sola, visto che al di là dei pullman e dei treni speciali ci arrivano moltissime richieste di adesione spontanea».
Cioè?
«Persone che ci chiamano per avere informazioni su come arrivare a Roma e su come sono organizzati i tre cortei e il comizio finale. Anche gente che dice di non votare Forza Italia».
Elettori dell’Udc?
«Secondo me ne arriveranno anche del centrosinistra. Nella Margherita la delusione per questa Legge finanziaria è enorme».
I preparativi a che punto sono?
«Procedono a gran ritmo. I pullman sono già quasi tremila (messi uno dietro l’altro abbiamo calcolato che fanno una fila di 36 chilometri), i treni speciali sei (ognuno con 650 persone) e da Sicilia e Sardegna arriveranno anche quattro o cinque voli charter. A queste vanno aggiunte le adesioni spontanee. Stiamo lavorando a una campagna comunicativa in tutte le direzioni: manifesti, spot radiofonici e televisivi, persino sms».
Insomma, contate molto anche su di loro...
«Assolutamente. D’altra parte il malessere del Paese verso questo governo è palpabile. Hanno già aderito, per esempio, alcune associazioni di categoria a livello locale come la Confcommercio di Salerno e la Confartigianato di Pescara».
I rapporti con Veltroni come sono?
«Abbiamo avuto un incontro in Campidoglio proprio oggi (ieri per chi legge, ndr). E abbiamo chiesto uno sforzo al Comune e alle forze dell’ordine per convogliare nella maniera più ordinata possibile le centinaia di migliaia di persone che arriveranno a Roma. Devo dire che gli uffici di Veltroni si stanno dimostrando molto collaborativi».
La diretta Rai, in base a una delibera del 2003 della commissione di Vigilanza, non dovrebbe esserci.
«Il servizio pubblico ha il dovere di dare conto a chi non potrà venire a Roma di un malumore che è ormai crescente in tutto il Paese. Con ogni probabilità ci sarà una trasmissione con le cosiddette finestre informative. Tutto sta a vedere se di «finestre» se ne apriranno una oppure mille.

Io spero siano almeno 999».
Berlusconi sta partecipando attivamente alla fase organizzativa?
«Ha messo la sua voce sullo spot radiofonico e ha ideato il logo della manifestazione. Come sempre, siamo Berlusconi-dipendenti...».

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