Le previsioni Amministrative: sorpasso Pdl Pd, giunte dimezzate

Oggi e domani tornata di amministrative in 62 province, 30 capoluoghi e 4.281 comuni. Si va alle urne con i pronostici sbilanciati tutti da una parte: quella del centrodestra. Sembra lontana anni luce la stagione del 2004, quando la sinistra riuscì ad aggiudicarsi 24 comuni capoluogo su 30, e soprattutto 51 province su 60.
Secondo una simulazione del «Sole 24 Ore» sulla base dei risultati alle Politiche ’08 e delle alleanze in corso, con ogni probabilità la geografia del consenso cambierà radicalmente. Partiamo dalla gara per eleggere i sindaci dei grandi centri. Stavolta potrebbe finire in pareggio (15 a 15); in ogni caso stanno per cambiare maggioranza passando al centrodestra Verbania, Bergamo, Cremona, Pavia, forse anche Padova, Pescara, Campobasso, Avellino, Bari, Foggia e Caltanissetta. Unica eccezione alla «regola», con cambio da destra a sinistra, Ascoli Piceno. Per il resto si tratta di conferme.
Sempre stando alle previsioni, nelle Province la bilancia pende nettamente (37 a 25) a favore delle coalizioni guidate da Pdl e Lega al Nord, Pdl e Udc e/o Mpa al Sud. In generale, rispetto a 5 anni fa i governi locali di centrosinistra starebbero per dimezzarsi. Per Pd e Idv, dunque, oggi le roccheforti si limitano alle regioni dell’Italia centrale: Emilia Romagna (Piacenza però è ormai persa, ma sarà battaglia a Parma e Rimini), Toscana (in dubbio Grosseto), Umbria e Marche. Partite aperte ad Ascoli Piceno, Rieti e in Calabria (a Cosenza e Crotone). Altrove si delineano autentici ribaltoni. Ecco l’elenco dei «cambi di maglia» praticamente certi, cioè da maggioranze rosse a future giunte azzurre: Alessandria, Biella, Novara, Verbania, Savona, Cremona, Lecco, Belluno, Rovigo, Venezia, Macerata, Teramo, Chieti e Pescara. Analogo passaggio di consegne in Campania (Napoli, Avellino e Salerno); en plein del centrodestra pure in Puglia (Bari, Brindisi, Taranto e Lecce). Una delle sfide strategicamente più importanti e più incerte, a meno di 72 ore dal verdetto, resta Torino, dove si profila un testa a testa: qui il centrosinistra ha dilapidato un vantaggio che nel 2004 fu del 20,8 per cento a un traballante 0,6.

Tre le neonate province: Monza Brianza, Barletta-Andria-Trani e Fermo. Per Pdl e alleati nessun problema a vincere nelle prime due, mentre nell’ultima il vantaggio del centrodestra è stimato di poco superiore a un punto.

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