(...) e che non può far altro che contribuire alla serenità di un Grifone finalmente ambizioso. Una lealtà e una correttezza della società riconosciuta ieri anche dallOsservatorio del Viminale sugli eventi sportivi che ha ribadito lassenza di qualsiasi responsabilità di Genoa e tifosi. «Nella sua storia recente - continua il presidente rossoblù - il Genoa ha vissuto una tragedia sportiva. La Serie C, la mancanza di credibilità: è stato difficile, ma io mi sono impegnato per riportarlo ai livelli che gli competono. Insieme ai tifosi abbiamo fatto miracoli e non avrebbe senso sciuparli con fatti che col calcio non centrano. Perché aspettare il pullman degli avversari? A che serve? Cambia forse il risultato? Dico che non sono più disposto a tollerare che per una partita di calcio si rischi la vita. Domenica ero distrutto, mio figlio Fabrizio è tuttora perplesso. Se si ripetessero eventi simili, potrebbe anche scattare il disinnamoramento». Per ora, però, a disinnamorarsi non ci pensa nemmeno. Preziosi si gode il suo Genoa da quartieri nobili della classifica, senza alimentare assurde polemiche circa affari (sporchi) di Palazzo e arbitraggi avversi: «Con la Fiorentina, Rizzoli ha sbagliato nella gestione della partita ma se la colpa del pari dobbiamo ricercarla esclusivamente nellarbitro io non ci sto. Qualche errore possiamo rimproverarcelo anche noi. E poi non è vero che lassù non ci vogliono. Se avessi un minimo dubbio e avessi la certezza di non raggiungere niente, non farei certo questo mestiere. Il messaggio è che faremo di tutto per restare in alto e per farlo la cultura del sospetto non ci aiuta. Alla Coppa dei Campioni noi ci crediamo sul serio».
Le dirette concorrenti, del resto, non paiono correre né giocare meglio dellundici di Gasperini e per il temerario Don Chisciotte irpino la Dulcinea chiamata Champions non è più utopia: «Fiorentina, Roma e tutte le altre non ci fanno paura e, a mio avviso, siamo migliori di loro. Persino il Milan (tolti tre-quattro assi) e la Juventus (ha qualche difficoltà) non credo ci siano superiori. Di sicuro siamo artefici del nostro destino e lotteremo fino in fondo». Gian Piero Gasperini, intanto, ha appreso dal giudice sportivo che a Napoli - come annunciato - dovrà fare a meno di Juric e Biava.
Il Palermo invece ferma il cammino dei Grifoncini al Viareggio: 2-0.
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