Preziosi: «Mi godo la A, non cerco rivincite»

La serie A dopo dodici anni ritrova il Genoa che da oggi lavora a Neustift, ritiro austriaco portafortuna della squadra rossoblù, dove sarà seguita da tantissimi tifosi. Entusiasmo che al pari di tanta umiltà misurata con le parole dei protagonisti che accennano prudentemente all’ obiettivo salvezza, si è respirata già con la prima sgambata sul prato di Pegli dove ieri, vecchi e nuovi, hanno ricevuto l’incitamento della gente rossoblù. Quasi duemila genoani al Pio XII per un giorno atteso fin troppo. Applausi per tutti i ventinove convocati, unici assenti Leon che rientrerà a fine mese e Forestieri in permesso di altre ventiquattro ore. Tanta simpatia per Papa Waigo, impressionante la sua progressione dietro a Gritti che era in bicicletta a guidare il plotoncino, Paro l’allievo del tecnico che ha voluto venire qui rifiutando la Coppa Uefa con l’Empoli, Borriello e Bovo che hanno scoperto il Genoa come nuovo trampolino di lancio.

E spazio anche per i baby della primavera Andrea Signorini, la sua presenza ha lasciato il segno a livello emotivo e Raggio Garibaldi. Curiosità invece per Danilo, il brasiliano in prova. Ma affetto anche per Lucho Figueroa che si gioca molto in Tirolo. (...)

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