Primarie Usa, Hillary è avanti su Obama McCain batte Romney

A Obama 13 Stati, 8 alla Clinton. Ma la senatrice ha 108 rappresentanti in più. Partita ancora aperta. In campo repubblicano McCain stacca Romney, forse definitivamente: 9 Stati a 6. Ma Huckabee non molla. Primarie Usa: la situazione

Primarie Usa, Hillary  
è avanti su Obama  
McCain batte Romney

Washington - E' stata una notte lunga e appassionante quella del Super Martedì della corsa alla Casa Bianca che non ha risolto la battaglia in campo democratico, con Hillary Clinton e Barack Obama ancora testa a testa nella sfida per la candidatura, ma che ha assegnato al senatore John McCain il ruolo di battistrada della battaglia repubblicana.

Hillary Clinton vince a New York e in California Il "colpo" nei due Stati più popolosi, le fa segnare un bel vantaggio, almeno psicologico, sul suo avversario Barack Obama. L'ex first lady conquista non soltanto gran parte della Costa orientale degli Usa e il Golden State, ma anche tre Stati del Sud. Obama, oltre a due Stati dello stesso Sud (grazie all' elettorato nero e ai giovani), va alla grande nel Midwest, mentre è sostanziale pareggio nell'Ovest, eccetto in California, lo Stato forse decisivo nella corsa alla Casa Bianca.

Sfida aperta Insomma, finisce con un vantaggio ai punti per Hillary, anche se non decisivo, il Super Martedì 'tsunami', durante il quale si è votato in 24 Stati dell'Unione, senza che emerga ancora un vero 'frontrunner' tra la senatrice di New York ex first lady e il senatore nero dell'Illinois. Hillary vince in Massachusetts (dove Obama contava sull' effetto Kennedy dopo l'appoggio di Caroline, la figlia dell'ex presidente assassinato John e di suo fratello senatore Ted). Vince a New York e nel New Jersey. L'ex first lady conquista anche il Tennessee e l'Arkansas (dove suo marito Bill è stato governatore per otto anni prima di approdare alla Casa Bianca), oltre al vicino Oklahoma. Ma nel Midwest l'ex first lady non conquista praticamente nulla. Nel Far West vince in Arizona, terra di pensionati. Sulla East Coast Obama vince soltanto in Connecticut e in Delaware, mentre nel profondo Sud il senatore conquista la Georgia e l'Alabama, dove la comunità nera ha fatto sentire il suo peso. Il senatore afro-americano è andato molto bene in quasi tutto il Midwest. Giocava in casa nell'Illinois (vive a Chicago) e quasi in casa in Kansas (lo Stato dei nonni bianchi), ma Obama é riuscito a conquistare anche l'Idaho, il Minnesota, il Missouri (che in un primo tempo era stato assegnato a Hillary), il North Dakota, oltre a Colorado e Utah, nel Far West. Oltre all'Alaska.

Obama: "La battaglia è appena cominciata" E Obama, parlando ai suoi sostenitori a Chicago, ha dipinto la serata come un grande successo: "E' giunto il nostro momento - ha detto - la battaglia è appena cominciata". Obama ha potuto contare sul voto dei neri e dei giovani mentre Hillary è stata sostenuta dalle donne e dagli ispanici.

Hillary ringrazia New York Mark Penn, lo stratega di Hillary, ancora una volta ha insistito sul fatto che la corsa, dato che un risultato decisivo non è stato raggiunto in queste ore, andrà avanti per diverse settimane.

Parlando davanti ai suoi sostenitori newyorchesi, Hillary li ha ringraziati, affermando che "avete votato per riscrivere la storia". A Chicago davanti ai suoi, Obama ha detto che "questa volta è diverso, perché la campagna è diversa", visto che sta portando una nuova ondata di speranza attraverso tutti gli Stati Uniti.

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