Cè chi si rifiuta di pagare. Chi si accerta che il verbale non arrivi a casa preoccupato delle ire della moglie. Chi ne fa un questione elettorale e garantisce che non voterà più Alemanno. Tra le lucciole e tra i clienti che per primi hanno constatato lefficacia delle norme antiprostituzione immediatamente esecutive cè rabbia, sconcerto, incredulità. Il primo multato (200 euro), un meccanico di 23 anni «pescato» nel pomeriggio di ieri dai vigili dellVIII Gruppo mentre contrattava una prestazione con un trans brasiliano in via Longoni, alla periferia est di Roma, dapprima sostiene di non sapere nulla della nuova ordinanza, poi ha una reazione tipicamente italiana: «La mia è una trasgressione innocua. Mi sono alzato questa mattina alle 6 per andare a lavorare e ora stavo tornando a casa e sono passato di qua: se ci stanno queste uno ci va». Infine la ritorsione contro Alemanno: «Di sicuro non lo rivoterò». Protestano anche le prostitute: Mariana, 22 anni romena, è la prima lucciola multata sulla Palmiro Togliatti con la seguente motivazione, da verbale: «Con atteggiamenti e condotta disdicevole manifestava in modo certo e incontrovertibile la propria intenzione di adescare clienti al fine di esercitare lattività di meretrice». Nel verbale si fanno accenni anche agli «abiti succinti» che la ragazza indossa. Ma lei si ribella: «Questi 200 euro di multa non li pago. Questi soldi io non li ho. Quel poco che guadagno lo spedisco alla mia famiglia in Romania». Le fa eco Memè, 24 anni, da otto mesi in Italia. Stringe in mano la multa, laccortoccia e poi sbotta: «Se mi garantiscono un altro lavoro, giuro che non batto più. Guadagno 600 euro al mese e una parte la spedisco a mia figlia che vive ancora in Romania. Il mio sogno? Fare la modella», dice mentre si allontana imprecando.
Stessa reazione anche in via Salaria. «Non ne sapevo niente, faccio da anni questo lavoro ma finora non avrei mai pensato di essere multata. Sto solo facendo il mio lavoro come sempre», dice una delle lucciole «salassate», colta di sorpresa perché convinta che ieri sarebbero soltanto stati intensificati i controlli.
E poi ci sono le oltranziste. «Ordinanza antilucciole? Non ci interessa. Noi rimaniamo qui», dicono molte giovani prostitute di via Salaria, che stanno lavorando proprio nel punto in cui mezzora prima è stato staccato uno dei primi verbali.
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