Cronaca locale

Il primo round è vinto Gli ispettori del Bie: «Ottima impressione»

Ricevuti dalla Moratti sono rimasti perplessi dal (troppo) ricco calendario di eventi. Poi con un metro riservato la visita al polo fieristico di Rho

(...) a Linate intorno alle 7.45, accolta all’aeroporto dal vicesindaco Riccardo De Corato. Da lì, a bordo di un pulmino (coi fiori sui tavolini) ha raggiunto l’hotel a 7 stelle Town House in Galleria. Fuori, un servizio d’ordine che ha incuriosito i passanti: una decina di moto della polizia municipale e a «scortare» la passeggiata dei commissari fino a Palazzo Marino, dove li aspettava il sindaco Letizia Moratti, ghisa, poliziotti e due «ali» di giovani volontari con le pettorine dell’Expo. Primo appuntamento, il saluto in Sala dell’orologio del sindaco e del presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri, poi in Sala Alessi la prima sessione di lavori con la Moratti, gli assessori Giovanni Terzi e Massimiliano Orsatti, il segretario generale del Comitato per l’Expo Paolo Glisenti e il direttore Roberto Daneo. Tema: il titolo e il tema dell’esposizione e le date di apertura e chiusura. Gli ispettori sono rimasti impressionati, ma anche perplessi, dal piatto fin troppo ricco di eventi - soprattutto sportivi e poco attinenti - presentato dal Comune: il timore che finiscano per non coordinarsi bene con l’Expo, ma il sindaco ha subito chiarito che non si tratta sempre di eventi collaterali all’Expo, ma che possono comunque dare maggiore attrattività. De Corato sottolinea invece che la messa in ordine compiuta tra l’altro in Centrale non è di facciata ma reale, anche dopo la visita del Bie un Tavolo permanente si occuperà della pulizia dei muri di tutta la città».
Da piazza Scala i commissari hanno raggiunto a piedi piazza Duomo e sono scesi in metrò dove un treno (nuovo di zecca) della linea rossa riservato a loro li ha portati alla fiera di Rho-Pero. L’ambasciatore Claudio Moreno, coordinatore generale del progetto, durante il viaggio ha «preso per la gola» i commissari, raccontando le specialità della cucina lombarda, dalla cotoletta al risotto alla milanese. Non saranno una novità per Loscertales, che è già stato «diverse volte a Milano» e mastica l’italiano perché la sorella è sposata con un padovano. «Mi meraviglia vedere la metrò vuota», ha sorriso. Eccezione ad uso e consumo dell’ispezione, come i fiori lungo le scale mobili. «Seconda volta a Milano» per il presidente della Commissione esecutiva Carmen Sylvain, che si è fatta raccontare come saranno collegate in futuro Milano e la Fiera, dato che l’Expo trascinerebbe 29 milioni di visitatori. Prima volta milanese per l’ispettore francese Bernard Testu che l’ha definita a caldo «una città piacevole». L’ispettrice Oyunchimeg Gochigsuren ha avuto «un’impressione positiva, ottima accoglienza». Antony Bousmar, ispettore belga, spiega che Milano ha presentato «un dossier molto completo, mi è servito parecchio tempo per studiarlo. Noto una forte volontà da parte di Milano, che può contare su una grande esperienza nell’organizzazione di eventi internazionali». A porte chiuse hanno posto molte domande tecniche al presidente di Fiera Milano Michele Perini, di Fondazione Fiera Luigi Roth e agli esperti. In mezzo, il pranzo al ristorante Sadler - gnocchi con fonduta, faraona farcita, semifreddo di marroni con salsa di cachi - e il volo in elicottero sul milione e 100mila metri quadrati scelti per la sede Expo: i numeri sulla cartina in mano agli ispettori erano riprodotti enormi a terra perché dall’alto fosse immediato capire dove sorgeranno padiglioni e infrastrutture. Prima degli appuntamenti serali, una riunione per assegnare i primi voti a Milano.

Oggi secondo round.

Commenti