Primo tempo nello stile derby, poi troppo Ibra

nostro inviato

a Parma

Sofferenza per un’oretta, poi la liberazione made in Ibra. Lo scudetto dell’Inter si è preso qualche comodo prima di arrivare. Colpa di una squadra che, ancora una volta, ha faticato a ingranare, a trovare ritmo e precisione. Almeno 5 giocatori frenati da paure e tensioni. Sotto la pioggia gomme slick per tutti. Gli uomini di peso hanno messo i cingolati. Balotelli è stato straordinario assaltatore della fascia destra. Gli altri lo hanno seguito a fatica. L’Inter ha giocato il primo tempo in stile derby: tanta fatica, poca precisione, Cesar una libellula spaurita, Cruz impreciso. L’argentino ha buttato un paio di conclusioni, il Parma ha provato il colpo del ko con Morrone. Niente. L’Inter ci ha riprovato nella ripresa. Balotelli ha smarcato Vieira un paio di volte, ma le gambe del francese sono andate in groviglio prima del tiro. Difesa interista talvolta in affanno. Poi è arrivato Ibra.

Prima azione per intimorire, poi contropiede di Stankovic, palla allo svedese, secondo tiro e gol. Il resto sono state prove d’autori in attesa del raddoppio. Ibra si mangia la seconda rete su invito di Pelè. Maicon gli ripropone il cross e fu gioco, partita, scudetto.

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