Il principe del foro si dimette in versi

«Per amor di rotazione prendo questa decisione»

Ci sono molti modi per dimettersi. Jacopo Pensa, che è un grande avvocato e fa parte da molti anni (da troppi, secondo lui) del Consiglio dell’Ordine forense, ha scelto il più inconsueto: un poesia in ottonari baciati, quelli del signor Bonaventura. «Ringraziando ogni avvocato - che negli anni mi ha votato - per amor di rotazione - prendo questa decisione - vi saluto, mi ritiro - e tirando un gran sospiro - lascio il campo elettorale - a voi tutti Buon Natale!».
Un annuncio sorprendente, in giorni in cui a Palazzo di giustizia già si affilano le armi in vista delle elezioni per il rinnovo dell’organo di autogoverno degli avvocati: e che ha lasciato tutti un po’ stupiti. Mentre non ha stupito nessuno il mezzo scelto dall’avvocato Pensa, che alla sua poesia natalizia - dalla metrica impeccabile come un’arringa ben studiata - ha abituato da anni colleghi e magistrati.

Anche quest’anno, i versi di Pensa sono una recensione sorridente dei mesi trascorsi e dei loro protagonisti, tra cui quelli della tv: «Dove Vespa spesso indugia - su Garlasco e su Perugia - elogiando i Ris di Parma - che, cercando invano l’arma - fan casini micidiali - con le impronte digitali; - prima o poi non ci sorprenda - se si arrestano a vicenda». Che dire? Azzeccatissimo.

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