Principessa sposa personal trainer

Svezia, l’erede al trono Victoria alla fine ha detto sì e annunciato il matrimonio con Daniel Westling, 35 anni, borghese e insegnante di ginnastica. Erano fidanzati da sette anni, ma sembra che lei volesse continuare a convivere

Principessa sposa personal trainer

Londra - Il Cenerentolo di Svezia ha trovato la sua principessa azzurra. E da body trainer di lusso si avvia a diventare principe e duca di Vaestergoetland. La fortuna questa volta ha baciato in fronte Daniel Westling che nel 2010 sposerà la principessa Vittoria, erede al trono di Svezia. La notizia è stata anticipata dai quotidiani nazionali già in mattinata, e l'annuncio ufficiale non si è fatto attendere. «Oggi, 24 febbraio, il palazzo reale annuncia il fidanzamento della principessa Vittoria e di Daniel Westling - si leggeva nella stringata nota stampa uscita soltanto qualche ora più tardi -, le nozze sono previste per l'inizio dell'estate 2010».

L’annuncio era atteso da tempo: non era un segreto per nessuno che la primogenita di re Carlo Gustavo e della regina Silvia avesse una relazione seria con Daniel fin dal 2002, da luglio lui si era trasferito nella residenza reale fuori Stoccolma. Sembrava però che lei fosse restia al matrimonio. Con sommo dispiacere della sorella Maddalena, impossibilitata a convolare a giuste nozze in attesa di quelle della sorella. Nelle vene di Daniel non scorre sangue blu. A 35 anni è però già proprietario di alcune tra le palestre più chic del Regno. Descritto come un uomo riservato e di poche parole, sempre un passo indietro la futura regina di Svezia, sembra aver conquistato non solo il cuore della bella Vittoria, ma anche il rispetto di tutta la famiglia reale. «Oggi è un gran giorno per noi - ha commentato il re Gustavo che se sperava di accasare la figlia con qualche rampollo di maggiore rango non intende lasciar intravedere la sua delusione - abbiamo conosciuto molto bene Daniel e sappiamo che si tratta di una persona raffinata che lavora duramente e con serietà». «È un uomo pieno di energia e al tempo stesso di attenzioni - concorda la moglie del sovrano svedese Silvia - sarà veramente un buon compagno per Vittoria: è umile, giudizioso ed intelligente. La nostra famiglia lo accoglie a braccia aperte». E mentre i quotidiani già preannunciano un matrimonio «grandioso» e in pompa magna la principessa appare raggiante al fianco del futuro consorte nel sito internet del palazzo reale. «Con Daniel mi sento sicura - afferma - il nostro amore si è rafforzato negli anni». E non sono stati tutti anni facili quelli della giovinezza della futura regina di Svezia che in passato ha a lungo sofferto di anoressia. Timida e riservata, Vittoria è stata un'adolescente difficile. Qualche anno fa, ha rivelato di essere stata vittima di bullismo a scuola perché soffriva di dislessia come il padre Gustavo. Le sue compagne di classe la prendevano in giro quando leggeva ad alta voce e lei stessa pensava di essere «stupida e lenta». «Per me la scuola era divertente - ha confessato durante una conferenza - ma anche molto impegnativa. Quando una persona ha dei problemi a leggere e scrivere, le cose possono farsi molto complicate. La dislessia può apparire semplice da affrontare, ma non lo è».

I giornali hanno poi raccontato che, dopo aver scoperto il disturbo, la famiglia reale assunse un insegnante speciale per aiutare Vittoria che a poco a poco superò il problema. L'anoressia è stato però il nemico più pericoloso che l'erede al trono ha dovuto sconfiggere per ritrovare la serenità. Si era ammalata nel '97, in seguito ad una dieta urto e le ci sono voluti due anni e tutto l'affetto della famiglia per riprendersi. Dopo le prime smentite, il re e la regina ammisero che la figlia soffriva di questo disturbo e la mandarono in America per curarsi e finire l'università.

Vittoria tornò a casa rifiorita, pronta a condividere pubblicamente la sua esperienza per aiutare altre ragazze come lei. Adesso che il peggio è passato, può dedicarsi al «fantastico matrimonio» che attende lei e Daniel nell'estate del prossimo anno. E speriamo che si conceda una bella fetta di torta alla panna.

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