Michele Anselmi
da Roma
E pensare che il regista Saverio Costanzo e il produttore Mario Gianani avevano pure brindato, martedì sera, alla romana Casa del Cinema, annunciando luscita del dvd. La notizia è che Private, designato il 29 settembre per rappresentare lItalia nella corsa allOscar, categoria «miglior film straniero», è stato rispedito al mittente. A rovinare la festa ha provveduto una lettera dellAcademy Awards. Vi si legge: «Il film non possiede i requisiti per essere candidato». Nel riconoscere che Private è stato realizzato «da artisti italiani e girato in massima parte in Italia» (una Calabria «travestita» da Territori occupati), lexecutive director Bruce Davis ricorda che per accedere alla categoria ogni film deve essere girato «predominantly» nella lingua ufficiale del Paese proponente. Ma in Private, dura storia di palestinesi e israeliani, gli attori parlano arabo, ebraico e inglese. Quindi «neanche parzialmente» italiano.
Che succederà ora? In via del tutto eccezionale, «al fine di non penalizzare il cinema italiano», lAcademy concede al Comitato di selezione di proporre un altro film. Significa che i 17 esperti selezionati da Anica e Api (nel gruppo anche gli oscarizzati Cerami, Ferretti e Bertolucci) dovranno riunirsi la settimana prossima per estrarre dal cilindro un nuovo designato. Al ballottaggio, l'altra volta, arrivò secondo Manuale d'amore, ma è probabile che si riparta da zero, scegliendo tra tutti gli 8 film in lizza: accanto alla commedia di Veronesi figurano La bestia nel cuore, Quo vadis, baby?, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Provincia meccanica, Il resto di niente, Cuore sacro e Viva Zapatero!.
Naturalmente la bocciatura non impedisce a Private di concorrere, ove il produttore lo volesse, in tutte le altre categorie, incluse le principali, di solito riservate ai film in inglese. Colto di sorpresa, il 35enne produttore Gianani non vorrebbe commentare, dice solo «mai festeggiare in anticipo. del resto, siamo stati già così fortunati con questo film. però un problema lo pongo: che succederà con Niente da nascondere di Haneke, designato dallAustria ma girato in francese?». Un dubbio che sfiora anche Luciano Sovena, amministratore delegato dellIstituto Luce, che distribuisce: «Riteniamo che Private avesse tutti i requisiti necessari per concorrere alle nomination degli Oscar, essendo da sempre il giudizio relativo alla scelta della lingua soggettivo e discrezionale da parte dei membri dellAcademy, così come anche confermato dai legali italiani e americani che ci avevano seguito in questa avventura».
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