Processo McLaren, oggi si riscrive il mondiale

«E ora, signori, I suggest you a global thinking. Mi raccomando: valutate pensando in modo globale, riflettendo sulle implicazioni che la vostra decisione e le pene stabilite potranno avere sugli interessi del nostro sport». Chi ha partecipato a più Consigli mondiali Fia racconta che Max Mosley, il presidente degli sport automobilistici, conclude sempre così il suo intervento prima di ritirarsi con gli altri 25 membri per la votazione. Membri che stavolta saranno 24, visto che Jean Todt, presente come rappresentante della Ferrari e della F1, per cui, paradossalmente, anche della McLaren-Mercedes, ha già detto che ascolterà, ma poi si ritirerà al momento dell’urna.
UDIENZA ALLE 9,30 L’inizio del Consiglio mondiale Fia, in Place de la Concorde 8, è fissato per le 9,30. «Sarò con la mente a Parigi e con il corpo a Maranello» ha detto ieri il presidente della Rossa, Luca di Montezemolo. All’ordine del giorno il caso McLaren-Ferrari, la spy story con al centro, nello scomodo ruolo di accusato, il team inglese sospettato di aver utilizzato materiale di proprietà della Rossa: il famoso dossier. Lo scorso 12 luglio la Fia era stata drasticamente chiara chiamando lo squadrone di Ron Dennis a rispondere per il «possesso non autorizzato, tra marzo e luglio, di documenti e informazioni confidenziali appartenenti alla Ferrari, comprese informazioni che potevano essere utilizzate per costruire un'auto Ferrari».
RESPONSABILITÀ OGGETTIVA L’accusa che pesa sul team inglese è quella di aver violato l'articolo 151c del codice sportivo, che punisce «ogni comportamento fraudolento o lesivo degli interessi di ciascuna competizione». Ma su Ron Dennis & soci grava anche l'articolo 3.1 delle norme 2007 che cita: «è responsabilità del team assicurarsi che le persone che vi lavorano rispettino le regole».
LA DIFESA MCLAREN La squadra ha ingaggiato un pool di avvocati fra i più cari d’Inghilterra. Dovranno riuscire a dimostrare che il team non sapeva delle azioni di Coughlan e del dossier. Anche se dall’ormai famigerato memoriale del tecnico emergerebbe il coinvolgimento di un manager d’alto livello, Jonathan Neale, e quello di almeno altre tre persone.
IL «PROCESSO» Il presidente generale dell’assemblea sarà Max Mosley, quello invece responsabile per l’area sportiva e che condurrà la seduta sarà Marco Piccinini, ex ds della Ferrari e ora nel cda di Maranello. Di fronte agli altri 24 membri, Dennis e i suoi legali ascolteranno la lettura dei 30 capi d’accusa. Da notare che per la gravità del caso, per la prima volta Mosley non ha accettato votazioni via fax e sono stati tutti convocati i consiglieri: c’è chi arriva da Argentina e Uganda. Dopo l’accusa, Dennis e i suoi legali inizieranno a difendersi. Sarà presente (ma non era stata convocata dalla Fia) anche la Ferrari: a rappresentarla, oltre a Todt nel consiglio, anche il direttore tecnico Mario Almondo e un pool di legali, pronti a intervenire nel caso di eventuali richieste di chiarimenti o contestazioni. Probabilmente, verrano richieste delucidazioni sulla fuga di notizie dal memoriale Coughlan, quello che l’Alta corte di Londra aveva imposto restasse top secret. La sentenza è attesa per stasera, al più tardi domani mattina.

Sembra che la pena verrà invece decisa entro metà agosto (multa, esclusione dal mondiale, penalizzazione dei piloti o Gp da saltare). Sono previsti tre gradi di giudizio: dopo il consiglio, la corte d’appello e l’arbitrato presso il Tribunale di Losanna.

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