Emanuela Fontana
da Roma
«Prodi ha lossessione di Berlusconi e in questa sua ossessione antiberlusconiana questa volta ha lasciato sul terreno molte vittime di centrosinistra». Valuta così il sottosegretario allInterno Alfredo Mantovano la dichiarazione incendiaria del Professore, che ha prospettato che scene come quelle delle banlieue francesi si possano ripetere anche nelle periferie italiane. Quella del leader dellUnione è a tutti gli effetti «una sollecitazione», considera Mantovano.
«Con questa sua uscita - spiega - credo abbia disegnato uno scenario per lItalia con un colpevole per il futuro. Ma così ha conferito a molti sindaci del centrosinistra la patente di incapaci».
Secondo lei è questo il motivo delluscita infelice del Professore?
«Nelle sue dichiarazioni è difficile individuare il confine tra lincitamento, spero involontario, a fare lo stesso in Italia e la presa datto delle condizioni di vita nelle periferie. Prodi dice: ora in Francia cè questa rivolta, stiamo attenti può esserci lo stesso qui. Quindi cè una condanna in anticipo su una cosa che non è accaduta. In realtà sulle periferie può fare poco il governo, ma molto di più i sindaci, e quelli delle grandi città, a parte Milano, sono tutti del centrosinistra, da Roma a Napoli, da Torino a Bari».
Perché sono frasi pericolose?
«Perché rischiano di essere una sollecitazione dal momento che in Italia da tempo cè uno scontro sugli immigrati condotto dai no global e dalla sinistra estrema e che ha indicato nei centri di permanenza temporanea una realtà da abbattere anche con manifestazioni violente. Questo fa parte delle contraddizioni della sinistra, che allopposizione contesta il nostro metodo ma quando poi, come nel caso di Bologna, va al governo di una città, usa cautele inferiori rispetto al predecessore di centrodestra».
Secondo lei le violenze delle periferie francesi potrebbero essere esportate effettivamente anche in Italia?
«Sicuramente no, non per generazione spontanea. In Francia queste realtà sono presenti e consolidate. In Italia la presenza di extracomunitari ha raggiunto cifre importanti, ma non siamo ai livelli delle periferie parigine. Certo se dovesse tornare al governo il centrosinistra sarebbe diverso».
Quale è la specificità delle periferie francesi?
«In Francia è stato applicato il principio del multiculturalismo, che vuol dire consentire che si creino dei veri e propri ghetti, realtà autonome e autosufficienti in cui lintegrazione è impedita per il fatto che sono tutti immigrati. Invece noi cerchiamo di puntare sullintegrazione effettiva, che prevede laccettazione da parte dellimmigrato per esempio del rispetto per la libertà di educazione, che impedisce di esercitare una sorta di giustizia domestica-corporale.
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