Sono 50 in tutto le infrastrutture stradali e ferroviarie lombarde a rischio dopo lalt intimato dal governo alla realizzazione delle grandi opere per mancanza di fondi nelle casse di Anas e FS. Un rischio che mette in apprensione il governatore Roberto Formigoni, da sempre strenuo sostenitore dello sviluppo infrastrutturale. «Al momento sono solo dei boatos - riferisce Formigoni al Giornale - e per questo preferisco essere prudente e non fare il bombarolo. Però il rischio è alto e il danno per la Lombardia gravissimo». Se infatti lo stop ai progetti venisse confermato, in regione salterebbe quasi tutto. «Potremmo realizzare solo la BreBeMi, la nuova direttissima Milano-Bergamo-Brescia - conferma il governatore lombardo - solo perché ha già ottenuto la copertura da Anas».
In forse pure i cantieri già esistenti (come quelli sullA4 per la quarta corsia), così come i progetti che hanno ottenuto il via libera dal Cipe (come la Pedemontana). «Mi auguro di no - dice Formigoni - perché sarebbe un disastro.Per questo voglio ricevere al più presto chiarimenti dal governo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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