Il prof e la mostra del Ducale: «Quell’idea somiglia alla mia»

Il prof e la mostra del Ducale: «Quell’idea somiglia alla mia»

Il dubbio - come diceva qualcuno - sorge spontaneo. «Meditare Mediterraneo» era il titolo di un progetto culturale presentato alla Regione nel settembre del 2008 quando era assessore Fabio Morchio, allora responsabile di Cultura, Sport e Spettacolo. A proporlo era Giorgio Karalis, medico con la passione per la Storia greca e la Filosofia che, nell’incontro con il professor Lucio Saviani, ordinario di Estetica alla terza Università di Roma, ha trovato il partner per la promozione di progetti culturali in varie città italiane. In questi giorni, si diceva, al professor Karalis, greco di nascita e ligure d’adozione, è sorto un dubbio quando ha saputo che Palazzo Ducale ha inaugurato una mostra dal titolo «Meditazioni Mediterraneo». La somiglianza con il suo progetto - si è detto - forse non sarà solo nel titolo. E così leggendo i giornali qua e là ha scoperto che - forse- per carità - anche il contenuto della mostra potrebbe assomigliare molto all’idea sua e di Saviani. «Ho visto che tra i relatori che parteciperanno al ciclo di incontri “Mediterranea voci tra le sponde” c’è anche lo scrittore Predrag Matvejevic, uno dei più grandi intellettuali europei, che io conosco personalmente e che avevo proposto come relatore e che è stato condannato a cinque anni di carcere per la sua critica radicale alla guerra etnica nei Balcani», racconta il professor Karalis. Che aggiunge: «Mi viene un dubbio, non ne ho la sicurezza, che il progetto realizzato adesso a Genova abbia l'idea generale come noi l'abbiamo proposta, rafforzato da una serie di coincidenze circa gli oratori, i temi, la periodicità e l'impianto del progetto in genere. Per esempio un elemento forte dell’identità era il vulcano e ho visto che una sala dell’esposizione è dedicata proprio a quello. Credo quindi che esprimere questo dubbio sia legittimo».
«Io e il collega Saviani, siamo comunque conosciuti in tutta Italia per i nostri progetti che riguardano la Cultura e la valorizzazione della Storia e della Filosofia», prosegue Karalis, che ricorda come sia stato proprio Saviani a realizzare l’importante festival di Filosofia che si è svolto a Roma.


Riguardo al progetto pensato per Genova Karalis ricorda che era stato suscitato anche da un libro di Saviani dal titolo «Ermeneutica e scrittura» dove c’era un capitolo che aveva come titolo «Antiterra Meditare Mediterraneo» tema che il filosofo romano aveva anche presentato un anno fa in un convegno internazionale che si è svolto a Napoli, ma più recentemente anche durante un incontro a Rapallo.
«Non ho ricevuto nessuna risposta dall’assessore Morchio - ricorda Karalis - avevo pure progettato anche il gemellaggio con diverse città del Mediterraneo come Rodi, Napoli ad altre».

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