Prof sgrida un’allieva: la madre la aggredisce con calci e pugni

Botte da orbi in una scuola media di Ostia. Prende a parolacce una compagna di classe, viene rimproverata dall’insegnante. Ma è solo l’inizio: la madre dell’alunna si scaglia furiosamente contro la professoressa e i carabinieri intervenuti allo scoppiare della lite. È così che un’intera famiglia di Nuova Ostia, la zona più degradata del litorale romano, finisce in carcere per lesioni, aggressione e resistenza a pubblico ufficiale mentre professoressa e due militari vengono medicati al pronto soccorso dell’ospedale Grassi.
Un semplice diverbio, insomma, trasformato in pochi minuti in rissa quello accaduto mercoledì davanti la scuola media statale «Fratelli Garrone» di corso Duca di Genova. Siamo in una classe seconda. Francesca, chiamiamola così, se la prende con la vicina di banco. La insulta pesantemente nonostante i richiami dell’insegnante di turno. Come se non bastasse la ragazzina, a dir poco contrariata, se la prende anche con la donna di 55 anni. Una nota sul registro è la scintilla che scatena la reazione dell’allieva. Dallo zaino afferra il cellulare e chiama la madre. «La prof mi ha attaccato, vieni a prendermi». La madre si presenta all’uscita accompagnata dall’altra figlia, di 20 anni. Dalla docente non vuole sentir ragioni. «Tu a mia figlia non le dici nulla», urla la madre. Subito dopo partono schiaffi, calci e pugni. La poveretta, stordita, cade a terra. Dall’istituto viene allertato il 112. Arriva una pattuglia del nucleo radiomobile. È a quel punto che le due donne si avventano anche contro i carabinieri: tutti in caserma, manette ai polsi. Davanti la compagnia di via dei Fabbri Navali arrivano anche il fratello della mamma, un pregiudicato di 38 anni, e un terzo figlio di 18 anni. Vogliono sapere perché le due sono state fermate, gridando e prendendo a parolacce chiunque. Per i quattro, a quel punto, scatta l’arresto. Le donne vengono trasferite nel braccio femminile di Rebibbia, gli uomini a Regina Coeli.


«È imbarazzante - commenta Alessandro Onorato, capogruppo Udc in consiglio comunale - apprendere che, al giorno d’oggi, gli insegnanti siano sempre più in balia, trovandosi poi indifesi, delle violenze e dei capricci degli alunni e dei loro genitori».
yuri9206@libero.it

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