Madrid - Ufficialmente l’idea l’ha lanciata lui, il campione di Formula 1 spagnolo Fernando Alonso annunciando pochi giorni fa l’intenzione di selezionare tra i fan un aficionado profesional a cui affidare l’ingombrante incarico di gestire la comunicazione tra lui e la sua enorme armata di tifosi. Una notizia talmente ghiotta che ha quasi messo nel dimenticatoio il resto delle sue dichiarazioni: «Quest’anno non vincerò il mondiale perché la macchina non me lo permette».
Non è, infatti, un anno fortunato per l’asturiano che, per consolare chi lo segue dappertutto, va in giro dicendo che «in questa stagione più che mai voglio sentire vicinissimi i miei tifosi. Cerco uno tra di loro che li rappresenti tutti. Un mio fan che mi avvicini a loro». E conclude puntando il dito come lo zio Sam. «Se tu credi di essere quel tifoso mandami il tuo curriculum». L’annuncio, pubblicato in questi giorni sui giornali spagnoli, è una via di mezzo tra un’offerta di lavoro vera e propria e un’operazione pubblicitaria, in cui Alonso è testimonial di una banca olandese. Ecco i requisiti richiesti: è necessario essere «un autentico fan del pilota e della Formula 1»; bisogna avere «doti personali per la comunicazione e saperci fare con le persone», giornalisti compresi. E, infine, è imprescindibile «la disponibilità a viaggiare con la squadra intorno al mondo». E per chi ancora pensa che si tratti di uno scherzo, Fernando parla di stipendio: il fortunato prescelto guadagnerà 3mila euro lordi al mese per tutta la durata del campionato. Per chi è interessato l’indirizzo per candidarsi è: www.aficionadoprofesional.com. C’è però un piccolo dettaglio un po’ discriminante: il modulo di iscrizione è riservato solo a chi ha nazionalità spagnola. Si dà dunque per scontato che i tifosi interessati siano spagnoli. Inoltre, la canzone dello spot è cantata da Raquel del Rosario, la signora Alonso, che è anche vocalist del gruppo El Sueño de Morfeo. Insomma, una cosa di famiglia. D’altronde l’abitudine a circondarsi di persone fidate per gli incarichi di fiducia funziona bene anche in Italia. Rino «Ringhio» Gattuso ha un’ombra che si chiama Salvatore Pipieri, amico e uomo di fiducia che lo segue dappertutto. I due sono amici fin dai tempi di Schiavonea, in Calabria, dove si sbucciavano le ginocchia assieme sui campetti sterrati di calcio e ora vivono a Gallarate, a pochi metri di distanza. Molto spesso Salvatore va a fare la spesa per Rino che per lui ha sempre parole di affetto: «Salvatore è un ragazzo buono, generoso, disponibile. Si preoccupa più di me e della mia famiglia che di se stesso. I soldi non gli interessano».
Per il pluricampione di MotoGp Valentino Rossi l’amicizia conta anche in affari. L’amico Alessio Salucci, detto Uccio, guida personalmente il gigantesco motorhome che il Dottor Rossi usa come casa viaggiante nelle gare europee. Vale e Uccio si conoscono fin dalle elementari e sono inseparabili come gemelli siamesi. Jarno Trulli ha investito l’amico Livio Cavuto del ruolo di manager e consigliere personale. I calciatori Clarence Seedorf e Harvey Esajas sono amici d’infanzia ed ex compagni di squadra nelle giovanili dell’Ajax. Harvey deve tutto a Clarence: faceva il lavapiatti e pesava 100 chili, Clarence gli ha dato una possibilità e gli ha cambiato la vita.
In campo musicale la storia è piena di amici-manager: da Neil Aspinall, lo storico amico manager dei Beatles fino a Ginou Richer, amica intima e confidente di Edith Piaf. Per finire con Britney Spears che oltre ad avere sposato un ballerino del suo staff, affida i suoi incassi stratosferici a Sam Lufti, amico e manager e conterraneo della Louisiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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